Violenza domestica, l’Arma non si ferma: 27 casi in meno di tre mesi
Controlli serrati e misure cautelari: arresti, allontanamenti e braccialetti elettronici per proteggere le vittime

Nel silenzio che spesso avvolge le mura di casa, l’Arma dei Carabinieri continua a fare rumore. Da giugno a metà agosto 2025, il Comando Provinciale di Cremona ha registrato 27 episodi di maltrattamenti e atti
persecutori, intervenendo con 8 arresti e 4 dispositivi elettronici per monitorare gli aggressori.
Reati spia: il campanello d’allarme
Dietro ogni intervento c’è una donna che ha trovato il coraggio di denunciare, spesso dopo mesi – se non anni – di violenze taciute. E proprio qui sta la sfida: intercettare il pericolo prima che diventi tragedia.
Atti persecutori, violenze sessuali, minacce, percosse. Sono i cosiddetti reati spia, quelli che anticipano il peggio. L’Arma li conosce bene e li monitora con attenzione, anche quando non vengono denunciati subito.
Nonostante il periodo estivo, le Stazioni territoriali non hanno abbassato la guardia. Il presidio è rimasto costante, con un lavoro capillare di prevenzione, ascolto e intervento. Le misure cautelari – allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento – sono state fondamentali per proteggere le vittime.