CRONACA

Truffa con il metodo del finto carabiniere: arrestata una 31enne

La donna è accusata di aver raggirato un’anziana e sottratto oro e contanti

Truffa con il metodo del finto carabiniere: arrestata una 31enne
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I Carabinieri della Stazione di Romanengo hanno arrestato una 31enne con precedenti penali e di polizia, residente in un’altra regione, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Cremona.

La donna è ritenuta responsabile di una truffa pluriaggravata, messa in atto con il metodo del “finto carabiniere”, avvenuta lo scorso 26 marzo 2025 nel comune di Romanengo.

Truffa del falso carabiniere

Quella mattina, una donna di Romanengo si è presentata all’interno della Stazione dei Carabinieri per denunciare una truffa di ingente valore. Aveva ricevuto una telefonata da un interlocutore che si era falsamente identificato come un carabiniere della caserma di Cremona, informandola che il figlio avrebbe dovuto presentarsi in caserma in quanto delle targhe a lui intestate risultavano collegate a un furto.

"La perita del Tribunale"

La donna e il figlio si erano messi in viaggio verso Cremona, ma lungo il tragitto è stata richiamata sul cellulare. L’interlocutore le ha detto che solo il figlio doveva recarsi in caserma, mentre lei doveva rientrare a casa, dove sarebbe stata raggiunta da una presunta “perita del tribunale” incaricata di ritirare oggetti preziosi e denaro per confrontarli con monili recuperati a seguito di un furto in una gioielleria.

La consegna di denaro e preziosi

Una volta sola in casa, la donna ha raccolto soldi e oro come richiesto. Poco dopo ha suonato alla porta una donna che si è qualificata come perita, ha ritirato il denaro e gli oggetti preziosi e si è rapidamente allontanata. Al ritorno, il figlio ha riferito di non aver avuto alcun appuntamento con i Carabinieri: a quel punto la vittima ha compreso di essere stata truffata.

Il riconoscimento fotografico

Successivamente, i Carabinieri hanno avviato le indagini, raccogliendo le immagini delle riprese di videosorveglianza della zona. Nelle registrazioni è stata identificata un’auto con targa straniera, non conosciuta.

Il veicolo risultava controllato nei giorni precedenti in provincia di Lucca, con a bordo tre persone, tra cui una donna, tutte fotosegnalate in relazione a una truffa analoga avvenuta in quella città. È stata quindi acquisita la foto della donna che si trovava a bordo e mostrata alla vittima, che l’ha riconosciuta senza esitazioni come quella che si era presentata in casa.

Scatta la denuncia

La donna è stata denunciata per truffa aggravata per avere approfittato: dell’età e vulnerabilità della vittima, dell’isolamento dai familiari, dell’inganno relativo a un presunto ordine dell’autorità e per aver causato un danno patrimoniale di rilevante entità

Il GIP del Tribunale di Cremona, concordando con le indagini condotte dai Carabinieri, ha sottolineato l’assenza di fissa dimora, i numerosi precedenti specifici, l’uso di un’auto con targa straniera per eludere i controlli, e la pericolosità sociale della donna, legata anche al rischio concreto di reiterazione del reato.

I Carabinieri della Stazione di Romanengo hanno accertato che la donna si trovava già ristretta presso il carcere di Potenza per altri reati e hanno chiesto alla Polizia Penitenziaria della struttura di notificare l’ordinanza di custodia cautelare. La misura è stata formalmente notificata alla 31enne, che resta ora detenuta in carcere.