L'ultimo saluto a Sonia Bonoli: famigliari e amici uniti in un solo abbraccio, il ricordo dell'ASST
Le parole dei colleghi per ricordare l'infermiera 44enne che ha perso la vita in un tragico incidente

Si è spenta a causa di un tragico incidente che le è costato la vita, mentre si trovava in compagna di marito e amici per trascorrere una giornata all'insegna del divertimento e della spensieratezza. Giornata che però parenti e colleghi ricorderanno con le lacrime agli occhi.
Incidente stradale costato la vita a Sonia Bonoli
Era un'infermiera all'ospedale di Cremona, e la sua vita è stata stroncata in un attimo. Sabato 17 maggio 2025 si trovava in compagnia del marito e di alcuni amici per trascorrere una giornata in sella alle proprie moto quando un'auto le ha improvvisamente tranciato la strada e lei è caduta violentemente a terra.
I soccorsi sono tempestivamente giunti sulla strada provinciale 46, situata nel territorio di Monticelli d'Ongina, frazione di Corte Secca (Pc). Il loro arrivo però non ha cambiato le sorti della motociclista, morta a causa del violento impatto.
Inutili sono stati quindi i numerosi tentativi di salvarle la vita, il personale sanitario ne ha potuto solo constatare il decesso sul posto.

I funerali di Sonia Bonoli
Si sono svolti nella mattina di oggi, lunedì 26 maggio 2025, i funerali dell'infermiera Sonia Bonoli, ricordata da amici e colleghi durante una giornata piena di dolore, assistendo al rito funebre tenutosi nella chiesa dell'Ospedale Maggiore di Cremona.
L'ultimo saluto, dato durante l'Omelia co-celebrata da don Riccardo Vespertini, don Maurizio Lucini, don Marco Genzini e dal diacono Luca Pedroni - cappellani della chiesa, ha straziato i presenti che hanno accompagnato Sonia nel suo ultimo viaggio. Il marito, Claudio Paloschi, con il cuore infranto l'ha ricordata come una persona buona e gentile, ringraziando i presenti e poi scoppiando in lacrime accompagnato dalle note di Die with a smile di Lady Gaga e Bruno Mars.
La loro canzone ha accompagnato la bara fino al cimitero di Gerre Borghi. Tra amici e parenti, anche i dirigenti dell’ASST di Cremona hanno reso omaggio ad una grande donna, impegnata nel reparto di Terapie intensive e per il Coordinamento donazione organi e tessuti, stimata da colleghi e comunità.
I messaggi di cordoglio dell'ASST di Cremona
"Conoscerti e lavorare con te è stato bellissimo"
Dopo la morte della giovane infermiera 44enne amici e colleghi hanno voluto ricordare Sonia con delle parole genuine e piene di dolore:
"Penso di poter dire che Sonia era una collega esemplare, una professionista che ha saputo innalzare la professione infermieristica a un livello che va oltre l’assistere e il curare le persone» – aggiunge Alberto Silla (Direttore Daps). «Il suo impegno nell’attività del prelievo d’organi e tessuti, svolta insieme alla collega Olga e a tutta l’équipe del Coordinamento, ha contribuito a diffondere la cultura del dono alla gente comune e ai sanitari. Lo ha fatto con competenza, energia e fervore; ha insegnato educando, con l’intento di lasciare una traccia profonda in un ambito non semplice, dove il dolore va a braccetto con la speranza. E ci è riuscita. Al marito Claudio e a tutti i suoi cari vanno le condoglianze di noi tutti. Ci mancherai Sonia, e grazie per tutto ciò che sei stata."
"Ho avuto modo di conoscere Sonia Bonoli, lo scorso anno, in occasione della Giornata nazionale della donazione di organi e tessuti, attività alla quale da un po’ si dedicava a tempo pieno, con molti progetti per il futuro e l’aspirazione di diventare coordinatrice» - ha dichiarato il direttore generale Ezio Belleri. «Difficile parlarne al passato, l’ho vista e salutata venerdì in mensa. Era una professionista seria e preparata con molta passione per il lavoro e la cura. La sua tragica scomparsa ci ha colto impreparati, un’organizzazione complessa come la nostra è fatta soprattutto di relazioni e questo lutto improvviso coinvolge e colpisce da vicino moltissime persone."
"Di Sonia ricordo l’energia positiva che sapeva trasmettere in ogni cosa che faceva, ricordo i suoi “buongiorno Doc” con la luce dei suoi occhi che illuminava l’inizio della nostra giornata, la sua determinazione a incidere positivamente nella vita degli altri, senza mai invaderla e il suo essere fiera della professione che aveva scelto» racconta Enrico Storti (Direttore del dipartimento di Emergenza –urgenza e direttore Terapia Intensiva e Anestesia). Non potevi non accorgerti dì lei, nonostante non facesse nulla per apparire, sapeva dialogare con le persone in modo naturale, spontaneo e profondamente rispettoso in ogni circostanza, riportando serenità in frangenti difficili per i pazienti e per i loro cari. Forse anche per questo aveva scelto di dedicarsi all’attività donativa nell’ambito dei trapianti, dove sapeva proporre, spiegare e consolare chi era coinvolto in una scelta così grande, ma certamente a volte non facile. Mancherà a tutti, senza alcuna retorica e con la forza di quanto lei ha condiviso con noi ogni istante."
