NEL CREMONESE

Blitz degli ispettori del lavoro, 3 aziende sospese per mancanza di sicurezza e lavoro nero

Riscontrate violazioni nei settori della ristorazione, della cosmetica e dell'edilizia

Blitz degli ispettori del lavoro, 3 aziende sospese per mancanza di sicurezza e lavoro nero
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Lavoro nero e sicurezza: sospese tre aziende per gravi irregolarità. Violazioni nel cremonese nei settori della ristorazione, cosmetica ed edilizia

Lavoro nero e sicurezza

Un fine settimana di controlli in provincia di Cremona ha portato alla sospensione di tre attività imprenditoriali per gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e impiego irregolare di personale. I provvedimenti sono stati adottati dagli ispettori del lavoro e dai militari del Nucleo Carabinieri, che hanno rilevato numerose irregolarità in diversi settori, dalla ristorazione all’edilizia.

Ristorante etnico chiuso

Durante un’ispezione condotta in occasione della Festa della Donna, gli ispettori hanno sospeso l’attività di un ristorante etnico, dove il 60% della forza lavoro risultava irregolare: tre lavoratori su cinque erano in nero e tutti di origine extracomunitaria. Inoltre, l’attività operava senza il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) nella sezione dedicata alle gestanti e utilizzava un impianto di videosorveglianza senza la necessaria autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro.

Azienda cosmetica con pagamenti irregolari

Nello stesso giorno, un’azienda del settore della cosmetica è stata sottoposta a verifica per la mancanza del DVR e per irregolarità nella tracciabilità dei pagamenti ai dipendenti. Anche in questo caso, le autorità hanno adottato il provvedimento di sospensione dell’attività, evidenziando un grave deficit di conformità alle normative vigenti.

Edilizia: ponteggi fuori norma e lavoratori in nero

Nel settore edilizio, le violazioni accertate sono risultate ancora più gravi. I Carabinieri hanno sospeso l’attività di un’impresa che operava in condizioni di assoluta insicurezza: mancata adozione del Piano Operativo di Sicurezza (POS), assenza totale di misure di prevenzione, mancata formazione e sorveglianza sanitaria dei lavoratori e anche l'utilizzo di ponteggi fuori norma. Inoltre, sei operai su sette erano impiegati in nero e due di loro erano privi di permesso di soggiorno.

Il titolare dell’azienda edile è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per l’impiego di personale extracomunitario irregolare e sanzionato sia amministrativamente per il lavoro nero che penalmente per le gravi violazioni in materia di sicurezza. Complessivamente, le sanzioni amministrative comminate ammontano a 38.500 euro, mentre le ammende penali superano i 23.000 euro.

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