"Volti di donna", mostra all'Adafa di Cremona: 34 opere realizzate dai soci-artisti
Non solo ritratti ma immagini di donne colte in aspetti alquanto differenti della vita, da quelli domestici a quelli lavorativi, da quelli in contesti eleganti, a interni più sobri se non addirittura dimessi
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Nel fine settimana verrà inaugurata la mostra "Volti di Donna", che verrà esposta nella sede dell'Adafa a Cremona. La mostra prevede l'esposizione di 34 opere realizzate dai soci-artisti.
"Volti di donna" a Cremona
Si terrà sabato 1 marzo 2025 l'inaugurazione della mostra introdotta dal presidente del sodalizio, Fulvio Stumpo, e da Giusy Asnicar che si svolgerà all'interno della struttura dell'Adafa, situata in Via Palestro 32 a Cremona. Le opere sono interamente realizzate da: Luciano Balconi, Roberto Bedani, Alberto Besson, Silvia Cabrini, Maria Grazia Cimardi, Giorgio Carletti, Angelo Cauzzi, Roberto Dellanoce, Emanuela Grande, Andrea Ghisoni, Karina Kopteva, Vittoria Rossini, Mario Rota, Marina Sissa, Giovanni Solci, Marco Spizzi, Lucia Zecchi e Giusy Asnicar.
Le info necessarie
La mostra è visitabile gratuitamente e si potrà accedere alla sede per ammirare le opere esposte fino al 23 marzo 2025, da martedì a domenica dalle 17:00 alle 19:00.
"La raffigurazione della femminilità – spiega il curatore, Simone Fappanni, che presenterà i lavori distribuiti negli spazi di Casa Sperlari - è presente a diverse altezze cronologiche e culturali. In epoche remote, ad esempio, questa raffigurazione ha assunto connotazioni rituali e persino propiziatorie con immagini che fanno riferimento alla fecondità.
Non solo ritratti, dunque, ma immagini di donne colte in aspetti alquanto differenti della vita, da quelli domestici a quelli lavorativi, da quelli in contesti eleganti, come palazzi e corti sfarzose, a interni più sobri se non addirittura dimessi. La femminilità, infatti, in quanto tema infinito, si presta a numerose traduzioni pittoriche, grafiche e scultoree in grado di far riflette e persino di emozionare".
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"Questa esposizione, in modo particolare, offre anche uno specifico approfondimento sui lavori, faticosi e sfiancanti, svolti dalle donne, come quello delle mondine, delle cenciaole o delle trasportatrici di pietre di scarto, ormai quasi del tutto dimenticati. Ma anche donne nate dalla pura fantasia degli artisti, collocate in dimensioni atemporali e oniriche. Naturalmente in una mostra come questa non possono mancare le immagini sacre, essendo la Vergine un altro motivo iconografico di assoluto interesse.
Il volto di Maria, infatti, immaginato da centinaia di grandi artisti, ha dato vita a capolavori assoluti dell’arte, usciti dalle mani di maestri del calibro di Leonardo, Botticelli, Caravaggio e Raffaello, solo per citare alcuni fra i più celebri maestri delle Beaux-Arts. Questa collettiva ha, quindi, il pregio di “guardare” all’universo femminile attraverso un caleidoscopio di segni, colori e forme che rimandano a significati e significanti profondi".