Pandoro-gate, Chiara Ferragni rinviata a giudizio per truffa aggravata
Tra i coimputati anche l'ex manager e Alessandra Balocco
Continua il processo legato al "Pandoro-Gate" ed alle uova di cioccolato, l'influencer di Cremona Chiara Ferragni rinviata al giudizio per truffa. Le accuse a lei rivolte si legano alla presunta pubblicità ingannevole che la cremonese avrebbe utilizzato collegandosi alle operazioni di beneficenza.
Chiara Ferragni, rinviata al giudizio
Questa mattina è stata notificato il rinvio al giudizio per truffa aggravata rivolto a Chiara Ferragni, insieme a lei tra i coimputati sono stati chiamati anche il suo ex manager Fabio Damato ed Alessandra Balocco, la prima udienza si svolgerà il 23 settembre 2025.
Pandoro-gate
Il processo è legato ai fatti accaduti nel 2022, quando l'influecer presentò un pandoro firmato dal suo marchio, realizzato in collaborazione con l'industria dolciaria Balocco. Episodio in cui venne accusata di aver pubblicizzato il prodotto con il marchio di fabbrica alludendo a presunte operazioni di beneficenza che però non sono mai state presentate.
L'unica donazione all'ospedale Regina Margherita di Torino, infatti, risale a maggio 2022. Secondo l'Antitrust l'operazione sarebbe quindi slegata alla vendita del pandoro realizzato grazie alla collaborazione tra l'imprenditrice digitale e l'industria dolciaria Balocco.
Tra i nomi dei coimputati spunta anche il nome del presidente di Cerealitalia-ID, Francesco Cannillo. Sorpresi i legali della cremonese e di Alessandra Balocco, i quali hanno rilasciato affermazioni analoghe riguardo l'accusa rivolta ai loro assistiti.