ACCORDO RAGGIUNTO

Sette ore di protesta al Porto di Cremona, i lavoratori Katoen Natie ottengono il contratto nazionale

Dopo un lungo blocco dei camion e un incontro in prefettura, i dipendenti ottengono l’applicazione del CCNL Trasporti e Logistica

Sette ore di protesta al Porto di Cremona, i lavoratori Katoen Natie ottengono il contratto nazionale
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Sette ore di protesta dei lavoratori della Katoen Natie al Porto di Cremona: dopo un incontro in Prefettura ottengono il contratto nazionale dei Trasporti e Logistica.

Sette ore di protesta al Porto di Cremona

Alle prime luci del giorno di oggi, mercoledì 8 gennaio 2025, davanti ai cancelli della Katoen Natie, logistica operativa presso il Porto di Cremona, le bandiere dell’Unione Sindacale di Base (USB) sventolano al buio. Circa 350 lavoratori, provenienti principalmente da Nigeria, Gambia e Pakistan, bloccano il passaggio dei camion, uniti da un’unica richiesta: un contratto più adeguato al loro ruolo.

Lavoratori Katoen Natie in protesta

Condizioni insostenibili

Attualmente i dipendenti percepiscono poco più di 1.000 euro al mese, una cifra insufficiente per coprire spese fondamentali come affitto, bollette e trasporti. L’obiettivo della protesta è chiaro: ottenere l’applicazione del contratto collettivo nazionale della logistica, che garantirebbe loro un aumento salariale e condizioni più eque.

Il nodo contrattuale

La protesta nasce dall’applicazione del CCNL Multiservizi invece di quello Trasporti e Logistica. Al centro delle rivendicazioni ci sono anche il mancato riconoscimento dei buoni pasto e l’elevata percentuale di contratti a tempo determinato.

Protesta al Porto di Cremona

La svolta in Prefettura

La situazione si sblocca in tarda mattinata, dopo circa sette ore, quando le parti coinvolte – Katoen Natie, la cooperativa Dharma e i rappresentanti sindacali di FILT CGIL e USB – si incontrano in prefettura sotto la mediazione del prefetto Antonio Giannelli. Dopo un confronto durato due ore, l’accordo viene raggiunto: dal primo gennaio, i lavoratori saranno inquadrati secondo il contratto nazionale della logistica.

Ecco quindi l’immediata cessazione dello sciopero con il tavolo prefettizio che si impegna a monitorare i futuri incontri tra le parti, per affrontare i restanti punti critici. I lavoratori sono perciò tornati alla loro postazione, consapevoli di aver compiuto un passo importante verso una maggiore dignità professionale.

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