Addio alla Camera di Commercio di Cremona, ufficializzata la fusione con Mantova e Pavia
La nascita ufficiale al Mamu di Mantova. Il nuovo presidente Auricchio: "Da questo territorio grandi potenzialità da sviluppare"
Il 18 novembre 2024 segna la fine di un'era per la Camera di Commercio della città del Torrazzo, che con il suo accorpamento alle Camere di Commercio di Mantova e Pavia ha dato vita a un nuovo, ambizioso ente regionale.
Addio alla Camera di Commercio di Cremona
La storica Camera di Commercio di Cremona non esiste più. A partire dal 18 novembre 2024, le strutture camerali delle tre province si sono fuse per dare vita alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Cremona-Mantova-Pavia. Un nuovo ente destinato a giocare un ruolo fondamentale nell’economia regionale e non solo.
Un nuovo inizio sotto la presidenza di Auricchio
A presiedere il nuovo organismo è il cremonese Gian Domenico Auricchio, noto amministratore delegato dell’omonima azienda alimentare e già presidente della Camera di Commercio di Cremona. Auricchio ha sottolineato che questo accorpamento, dopo un lungo e complesso processo di fusione, rappresenta "un punto di ripartenza straordinario". La nuova Camera di Commercio, infatti, è la terza per dimensioni in Lombardia, una delle regioni più competitive d'Italia e d'Europa.
In un discorso tenuto al Mamu di Mantova, durante l’insediamento ufficiale del consiglio, Auricchio ha ricordato che la Lombardia è la prima regione italiana per export, con un valore di 163,6 miliardi di euro nel 2023, pari al 26,5% dell’export nazionale. Le province di Cremona, Mantova e Pavia hanno contribuito significativamente a questo risultato, con quasi 20 miliardi di euro esportati lo scorso anno, registrando un impressionante aumento del 98% nelle esportazioni dal 2009 al 2023.
Le sfide e le opportunità per Cremona
Per Cremona, questo cambiamento rappresenta un'opportunità per rafforzare ulteriormente il suo ruolo nel panorama economico regionale. L'integrazione con Mantova e Pavia offre la possibilità di creare sinergie tra settori industriali e imprenditoriali, contribuendo a uno sviluppo economico e sociale condiviso. Inoltre, l’ampliamento delle competenze e delle risorse potrà garantire maggiore supporto alle imprese locali, favorendo l'occupazione e lo sviluppo di nuove iniziative.
Auricchio ha concluso il suo intervento con un messaggio di ottimismo: "Il nuovo ente avrà la forza di rappresentare con vigore le ragioni delle imprese, assicurando un contributo importante alla crescita economica e alla tenuta dell’occupazione nei territori accorpati."
Con l’accorpamento delle tre Camere di Commercio, Cremona entra in una nuova fase, più forte e competitiva, pronta a cogliere le sfide economiche del futuro.
Il video dell'insediamento della nuova Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia:
Il discorso di Auricchio
Di seguito l'intero discorso del Presidente Gian Domenica Auricchio, durante l'insediamento ufficiale:
"L’insediamento del Consiglio della Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia, segna la fine di un percorso, quasi decennale, che ha messo a dura prova le nostre strutture che, pur dovendo fare i conti con i pesanti limiti imposti dalla situazione, hanno comunque saputo portare avanti con convinzione e determinazione il sostegno al mondo economico ed imprenditoriale dei rispettivi territori.
La costituzione della Camera accorpata rappresenta uno straordinario punto di ripartenza: dopo Milano e Brescia la nostra Camera costituisce la terza struttura per dimensioni della Lombardia, una delle regioni più competitive del nostro Paese e dell’Europa. Solo per citare un dato ricordo che la Lombardia, con 163,6 miliardi nel 2023, è la prima regione italiana per export con un peso sul totale Italia del 26,5%. Un elevato contributo a tale risultato viene proprio dalle province del Sud della Lombardia, con quasi 20 miliardi esportati lo scorso anno e un aumento, nel complesso delle esportazioni tra il 2009 e il 2023, pari al 98%.
Dati incoraggianti e lusinghieri che esprimono tutte le potenzialità che potranno essere sviluppate e messe a frutto nei prossimi anni dal nuovo ente che oggi si costituisce e che sarà in grado di rappresentare con forza le ragioni delle imprese ed assicurare un importante contributo allo sviluppo economico e sociale e alla tenuta dell’occupazione dei territori accorpati".