Allontanato da casa

Picchiata e umiliata dal marito per 15 anni a Piadena Drizzona, trova il coraggio di denunciare

La svolta a fine settembre, dopo l’ennesima lite culminata in pugni e calci si è rivolta ai Carabinieri

Picchiata e umiliata dal marito per 15 anni a Piadena Drizzona, trova il coraggio di denunciare
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Il marito le impediva di avere amicizie, di cercare un lavoro o di utilizzare i social network. Le imponeva restrizioni sugli abiti e le negava la possibilità di prendere la patente. E poi la picchiava, anche davanti ai figli.

Piadena Drizzona, picchiata dal marito per 15 anni

Dopo quindici lunghi anni di abusi fisici e psicologici, una donna ha trovato il coraggio di denunciare il marito violento, mettendo fine a un incubo durato troppo a lungo. Grazie all’intervento rapido delle forze dell'ordine e della magistratura, il soggetto è stato allontanato dalla casa familiare giovedì 3 ottobre 2024 e non potrà più avvicinarsi alla vittima.

Il dramma si è consumato a Piadena Drizzona, piccolo comune della provincia di Cremona. Nell'arco dei quindici anni di matrimonio, la moglie ha subito abusi di ogni tipo. Percosse, umiliazioni e minacce di morte, spesso anche davanti ai figli della coppia. Non solo violenza fisica, ma anche una costante oppressione psicologica.

Il coraggio di denunciare

Il marito le impediva di avere amicizie, di cercare un lavoro o di utilizzare i social network. Esercitava un controllo ossessivo su di lei, le imponeva persino restrizioni sugli abiti e le negava la possibilità di prendere la patente. Anni di isolamento e paura, in cui la vittima ha accettato queste imposizioni per evitare ulteriori botte.

La svolta è arrivata a fine settembre quando, dopo l’ennesima lite culminata in pugni, calci e nuove minacce di morte, si è rivolta ai Carabinieri di Piadena Drizzona trovando il coraggio di denunciare. Decisa a mettere fine a un inferno quotidiano, ha raccontato anni di violenze portando alla luce una situazione familiare insostenibile.

I militari hanno immediatamente avviato le indagini e, grazie a un’inchiesta rapida e precisa, sono riusciti a confermare il quadro degli abusi. Di fronte alla gravità della situazione, il Tribunale di Cremona ha agito con celerità emettendo in pochi giorni un’ordinanza di allontanamento del violento dalla dimora coniugale.

Braccialetto elettronico per il violento

Da tempo incapace di controllare la propria aggressività, è stato rintracciato dai Carabinieri giovedì 3 ottobre. I militari, incaricati di eseguire il provvedimento del giudice, hanno imposto all’aggressore di lasciare immediatamente la casa di famiglia e lo hanno dotato di un braccialetto elettronico che monitorerà i suoi spostamenti.

In base alle disposizioni dell’autorità giudiziaria, non potrà avvicinarsi alla moglie per meno di 500 metri. Qualsiasi violazione di questa distanza lo esporrà all'arresto immediato. Inoltre, gli è stato vietato di frequentare i luoghi in cui si trovano la donna e i figli, proteggendo così l’intero nucleo familiare.

La donna, che ha già lasciato la casa in cui si sono consumati gli abusi, ha trovato un primo sollievo grazie al provvedimento, ma la strada verso la guarigione è ancora lunga. Il suo racconto, fatto di anni di soprusi vissuti nel silenzio e nella paura, testimonia la difficoltà di molte vittime di violenza domestica a uscire da situazioni di oppressione. Il suo coraggio nell’affidarsi alle forze dell’ordine e la tempestiva risposta delle istituzioni rappresentano un importante segnale di speranza.

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