A Soresina

Espulso dall'Italia, torna a Soresina per vedere il figlio, scatta l'arresto per il 38enne

Accompagnato all'interno del carcere di Cremona

Espulso dall'Italia, torna a Soresina per vedere il figlio, scatta l'arresto per il 38enne
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Nonostante l'espulsione ha deciso di rientrare comunque a Soresina per rivedere il figlio. Riconosciuto però da alcuni cittadini del posto, che hanno poi avvisato le Forze dell'Ordine, è stato poi arrestato ed accompagnato all'interno del carcere di Cremona.

(In copertina l'avvocato Fantini)

Sorpreso a Soresina dopo l'espulsione

Il 38enne albanese, padre di un bambino di 7 anni, era stato espulso nel giorno del 5 marzo scorso per via del mancato rinnovo del suo permesso di soggiorno. Andrea, così si chiama, però non si era accorto della scadenza della carta di soggiorno.

Era il giorno del compleanno di suo figlio quando le Forze dell'Ordine lo hanno raggiunto e lo hanno espulso dall'Italia per 10 anni. Nelle ultime settimane però è stato sorpreso all'interno del comune cremonese, era tornato per passare del tempo con il figlio.

"Espulso il 5 marzo scorso, nel giorno del compleanno del suo bambino . Aveva la torta e i regali in casa, aveva già preso l’appuntamento con i servizi sociali per l’incontro protetto, e, invece, l’hanno preso ed espulso, perché non gli avevano rinnovato la carta di soggiorno, ma lui non lo sapeva" - spiega il legale Marco Fantini.

Falegname con contratto a tempo indeterminato ma con vari precedenti a suo carico: resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e danneggiamento.  Nella giornata di ieri, 3 ottobre 2024, il Giudice ha convalidato l'arresto disponendone i domiciliari. Prima dei domiciliari però dovrà scontare la pena di un mese all'interno del carcere per l'accusa di oltraggio a pubblico ufficiale. Il 7 novembre, come richiesto dal suo legale, si svolgerà il processo.

Secondo l'avvocato Fantini, il 38enne è ancora in possesso della responsabilità genitoriale ed aveva ottenuto il permesso di vedere il figlio dal tribunale per i minori, negli incontri protetti. Con l'espulsione però non può dimostrare di essere un buon padre. La madre stessa aveva riferito, durante un'udienza al Tribunale dei minori, di volere che il figlio continua a vedere il padre.

"Un dramma, perché questo bambino non ha vicino suo padre. Il figlio non si rende conto dei precedenti penali, è sempre suo padre. Mettiamoci nei panni del bambino, che per dieci anni non può vedere suo padre, perché così dice la legge." spiega l'avvocato.

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