TURISMO SOSTENIBILE

Estate in agriturismo, tante le richieste anche in provincia di Cremona

Un’esperienza unica all’insegna del relax, della natura e dei sapori locali

Estate in agriturismo, tante le richieste anche in provincia di Cremona
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Coldiretti Cremona: Estate in agriturismo, tante le richieste. Lo scorso anno gli arrivi hanno fatto registrare un aumento del 17,5% rispetto al 2022 e per quest’estate si prospetta un mese di agosto molto positivo.

Estate in agriturismo

“E’ un’estate di lavoro e di soddisfazioni per le nostre aziende agrituristiche. Anche in provincia di Cremona, come in tutta la nostra regione, riscontriamo che sempre più turisti scelgono di trascorrere le vacanze in campagna, soggiornando per alcuni giorni in agriturismo, o comunque colgono le proposte degli agriturismi, magari trascorrendo una serata nel segno del buon cibo e del relax, immersi nel verde. Il mese di luglio si è dimostrato particolarmente intenso e anche agosto si annuncia ricco di presenze e proposte”.

A parlare è Elisa Mignani, presidente di Terranostra Cremona (l’associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio nata in casa Coldiretti) e titolare dell’agriturismo “Il Campagnino” di Pessina Cremonese.

Elisa Mignani, agriturismo Il Campagnino

Anche per l’estate 2024, dunque, i 1.800 agriturismi lombardi offrono un’esperienza unica all’insegna del relax, della natura e dei sapori locali.

"Tra pianure, montagne e colline, il nostro territorio si distingue per la sua varietà e per l’ospitalità: un’occasione da non perdere per i tanti turisti che scelgono la nostra regione ma anche per i lombardi stessi che optano per la classica gita fuori porta”. Lo dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi.

"La Lombardia - prosegue l’assessore - è una delle principali regioni italiane per numero di agriturismi, con strutture di qualità che non solo producono eccellenze alimentari, ma offrono anche servizi per tutte le esigenze. Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2022 si sono registrati 231.870 arrivi di cui il 43,1% rappresentato da stranieri, per un totale di 760.826 presenze”.

Offerta enogastronomica e fattorie didattiche

Tra le 1.767 strutture agrituristiche lombarde, oltre 1.000 offrono alloggio con circa 15.000 posti letto disponibili. Inoltre, più di 1.100 agriturismi offrono servizi di ristorazione, con una capacità complessiva di 61.000 pasti giornalieri. La diversificazione delle attività è un punto di forza, con proposte che includono degustazioni, escursioni, attività sportive, osservazioni naturalistiche e corsi.

228 agriturismi fungono anche da fattorie didattiche, accogliendo scuole e gruppi educativi, mentre 28 sono le fattorie sociali. L’offerta enogastronomica, fatta di prodotti locali e a Km zero, punta anche sul grande paniere delle produzioni a denominazione lombarde, con 75 produzioni DOP e IGP tra vini, formaggi, salumi, olio, prodotti ittici e miele.

Questa la suddivisione degli agriturismi nelle province lombarde: Bergamo 194, Brescia 365, Como 177, Cremona 69, Lecco 72, Lodi 41, Mantova 222, Milano 154, Monza e Brianza 23, Pavia 218, Sondrio 134, Varese 97.

Arrivi: +17,5%

Dopo lo stop forzato dovuto all’emergenza Covid19 – conferma Coldiretti Cremona – sempre più turisti, italiani e stranieri, scelgono di soggiornare in uno degli agriturismi attivi in regione. Lo scorso anno, ad esempio, gli arrivi hanno fatto registrare un aumento del 17,5% rispetto al 2022 e per quest’estate si prospetta un mese di agosto molto positivo in tutte le principali aree a vocazione turistica.

Se nel Comasco e nell’alto Mantovano le strutture che offrono alloggio sono al completo – afferma la Coldiretti sulla base delle rilevazioni effettuate presso le strutture aderenti alla rete di Terranostra – si viaggia su una percentuale di occupazione intorno all’80% e oltre nelle province di Brescia, Bergamo, Sondrio, Cremona e Milano, mentre siamo a circa il 70% di occupazione in media per le province di Pavia e Varese.

Vacanze in agriturismo

Turismo sostenibile

Se la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezzata, a far scegliere la vacanza in agriturismo – continua Coldiretti Cremona – è anche la spinta verso un turismo più sostenibile che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.

Importante è anche la flessibilità nei confronti del crescente turismo itinerante dei camperisti con le strutture che in molti casi si sono attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi, ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione di spazi per picnic e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente – precisa la Coldiretti – solo all’acquisto dei prodotti aziendali.

“E’ importante mettere in campo sempre nuove proposte, nuovi menu. Puntiamo su quanto il territorio ci offre e sulla nostra creatività, e i risultati ci regalano grande soddisfazione” spiega Roberto Riseri, cuoco contadino de La Sorgente, agriturismo di Montodine, che gestisce con i fratelli Cristina e Paolo.

“Abbiamo un ampio parco, con dei laghetti artificiali: possiamo così offrire, anche nel cuore della campagna cremasca, un pranzo “a bordo lago”, naturalmente a base di pesce del nostro laghetto – prosegue Riseri –. La nostra forza è poi la tradizione: per questo non può mancare la classica “tortellata di fine estate”, naturalmente con il tortello cremasco. Un appuntamento sempre atteso e apprezzato”.

Roberto e Paolo Riseri, agriturismo La Sorgente

Cultura del buon cibo

“L’agriturismo – afferma Giovanni Roncalli, Direttore di Coldiretti Cremona – non è solo uno straordinario volano economico per i nostri territori, ma rappresenta anche un potente mezzo per diffondere la cultura del buon cibo e favorire la conoscenza delle nostre eccellenze enogastronomiche. E’ anche un’opportunità per scoprire la ricchezza naturale e culturale del territorio, magari esplorando piccoli borghi che rappresentano autentici scrigni di arte, storia e bellezza”.

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