Impegno casalingo sabato pomeriggio per la Juvi Ferraroni contro la Shark Trapani

Per la Juvi Ferraroni esame da capolista. Sabato 16 dicembre 2023 nel pomeriggio alle ore 18 al PalaRadi gli oroamaranto sfideranno la Shark Trapani. I siciliani, che sino ad ora hanno perso un solo incontro in campionato contro Cantù, proveranno ad espugnare il fortino cremonese, imbattuto da 5 giornate.

Juvi Ferraroni-Shark Trapani

La compagine di coach Parente sta rispettando pienamente quelli che erano i pronostici della vigilia che la vogliono primattrice per la promozione in A1. E’ inutile rimarcarlo, la Shark è una squadra di grande spessore con giocatori talentuosi, che non teme nessuno.

Sa adattarsi perfettamente a qualsiasi avversario sia per un tipo di  gioco rapido e veloce, che per uno ragionato e fisico. Coach Parente e il suo gruppo, sanno perfettamente dove vogliono arrivare e sono consapevoli della loro forza. Tuttavia non intendono “vivere sugli allori” ma continuare a lottare in ogni partita. Due sono gli ex Vanoli in forza a Trapani: Mobio e Mian che stanno comportandosi molto bene. Altri elementi di valore sono Imbrò, Dancetovic, Pugliatti, Notae, Horton, Mollura, Marini, Rodriguez, Renzi e Pugliazzi.

Si punta molto sul gioco collettivo, tutti sono praticamente messi sullo stesso piano e, questa filosofia, ha dato ottimi  frutti; i risultati si sono visti. La Juvi Ferraroni, sostenuta dal caloroso pubblico, dovrà veramente “superarsi” per compiere l’impresa! Sarà necessario tirar fuori tutte le proprie capacità e giocare al massimo delle possibilità.

Saranno quaranta minuti molto duri sia per Medford e compagni ma anche per gli ospiti che dovranno lottare contro una squadra che venderà molto cara la pelle!. Coach Bechi potrà allungare le rotazioni grazie al rientro in squadra di Cosimo Costi, il giovane talento juvino mancato nelle ultime due gare, con Latina e la Luiss Roma. La Juvi Ferraroni, può guardare con fiducia alla sfida di cartello, dall’alto dei suoi 16 punti, in coabitazione con Milano, Rieti e Treviglio, in alta quota.

Marco Ravara