Gruppo di giovani spara dei colpi contro una scuola, attimi di paura a Crema
Muniti di un fucile soft air, i ragazzi si sono messi a sparare verso un istituto scolastico e un palazzo spaventando gli abitanti
Sono stati denunciati per esplosioni pericolose in luogo pubblico ma ancora si ignorano le motivazioni che hanno spinto questi giovani a mettere in atto un attacco del genere.
Gli spari dei giovani contro la scuola
Gli spari nella notte di martedì 10 ottobre a Crema hanno terrorizzato alcuni abitanti testimoni della follia di cinque ragazzi. I giovanissimi si sono messi a colpire con dei colpi di arma soft air un istituto scolastico e un palazzo generando scompiglio e paura come in un film d'azione.
I Carabinieri della Stazione di Crema sono hanno risposto prontamente alla segnalazione e il risultato è stato la denuncia di cinque ragazzi con un'età compresa tra i 18 e i 21 anni per esplosioni pericolose in luogo pubblico. Due di loro hanno precedenti penali e provengono dalla provincia di Cremona mentre gli altri tre vivono in provincia di Brescia.
"Siamo qui solo per una chiacchierata"
L'episodio è iniziato poco prima delle tre del mattino quando alcuni allarmati residenti hanno contattato la centrale operativa dei carabinieri per segnalare uno sparo proveniente da un gruppo di giovani. I testimoni non riuscivano a identificare il tipo di arma utilizzata ma ciò che preoccupava di più era che i colpi erano diretti verso un istituto scolastico e un palazzo.
Le forze dell'ordine non hanno perso tempo e le pattuglie della Radiomobile e della Stazione di Camisano sono arrivate rapidamente sul luogo. Nonostante le giustificazioni dei giovani che sostenevano di essere lì solo per una chiacchierata amichevole, i carabinieri hanno notato alcune incongruenze.
Le auto sospette nelle vicinanze
In particolare, due auto parcheggiate nelle vicinanze hanno attirato l'attenzione delle forze dell'ordine. Dopo aver indagato più a fondo, è emerso che una delle macchine era di proprietà di uno dei giovani. Inizialmente, il ragazzo ha sostenuto di non avere le chiavi dell'auto con sé e di averle lasciate a casa di un amico.
Ma nonostante questa spiegazione, i carabinieri hanno insistito nell'ottenere le chiavi. Solo a questo punto, il giovane ha deciso di darle ai militari. Erano sotto un altro veicolo parcheggiato più lontano. Una volta recuperate, una perquisizione accurata dell'auto ha svelato un dettaglio scioccante.
Fucile soft air nel bagagliaio
Nel bagagliaio è stato trovato un fucile soft air privo del tappo rosso tipico delle armi giocattolo e un sacchetto contenente 350 grammi di pallini. I carabinieri hanno riconosciuto che questi pallini erano identici a quelli trovati nei pressi della scuola e del palazzo confermando che i giovani avevano effettivamente sparato contro le strutture.
Fortunatamente, nessun danno fisico è stato causato, dato che i proiettili in plastica non erano in grado di provocare danni significativi. Nonostante la natura dell'arma sia stata classificata come di libera vendita, il suo uso inappropriato e pericoloso può portare a lesioni a eventuali passanti o abitanti nelle vicinanze.
Di conseguenza, i cinque giovani sono stati denunciati per esplosioni pericolose in luogo pubblico. Questa storia di gioventù incosciente che mette in pericolo la comunità serve da monito per tutti. Anche le armi considerate inoffensive possono essere pericolose se utilizzate in modo irresponsabile.