Fino al 14 maggio

"Foreste in fiamme" di Uliassi, la nuova mostra alla Galleria Il Triangolo di Cremona

L’esposizione raccoglie una decina di opere del giovanissimo artista in cui il fuoco, la terra e il cielo si incontrano

"Foreste in fiamme" di Uliassi, la nuova mostra alla Galleria Il Triangolo di Cremona
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La mostra del 23enne Mario Uliassi è in programma da sabato 15 aprile e durerà fino a domenica 14 maggio.

Tele e tavole dipinte ma non solo

L’esposizione raccoglie una decina di opere del giovanissimo artista 23enne Mario Uliassi. Si tratta di grandi tele e tavole dipinte con boschi abitati da sagome alberate definite da linee stagliate contro un cielo a volte chiaro e lattiginoso altre caldo e dorato grazie alle lingue di fuoco che si alzano dalla terra.

L'artista Mario Uliassi

Cielo, terra, fuoco: questi i punti cardine di una poesia figurativa che, nei colori piatti e accesi dominati da rossi, gialli e bruni evoca atmosfere infuocate e materie arse. Una visione surreale e fantastica che ci proietta in una dimensione primordiale minacciata dalla rovina incombente, quella di cui noi siamo artefici e da cui siamo circondati.

In mostra anche una serie di disegni monocromi con alberi che, sospinti da linee fitte e sottili intessute come ragnatele, sembrano germogliare e tendere oltre il limite del foglio bianco cercando spazio e aria. La memoria è un altro tema sul quale Uliassi riflette attraverso un dialogo con Carolina Attalla, giovane video maker che si muove nell’area della New Media Art.

L'installazione artistica sulla memoria

Con lei realizza l’installazione Urna mnemonica, pensata e realizzata sulla dicotomia tra natura e tecnologia. Giustapponendo i materiali che li rappresentano in una struttura inaspettata e curiosa, i due mondi si connettono esteticamente con un risultato di grande suggestione che evidenzia la contraddizione della contemporaneità.

L'installazione Urna mnemonica

In un tronco svuotato sono stati collocati degli schermi, alla memoria dell’albero (gli anelli che ne segnano il tempo) è stata sostituita la nostra dell’hard disk attraverso un’operazione brutale e invasiva. Il risultato è quello di un luogo di memoria anacronistico che evoca temi come l'alienazione urbana e la deturpazione naturalistica.

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