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Domenica la Vanoli in campo contro l’Umana Reyer Venezia

Poeta e compagni venderanno molto cara la pelle senza lasciare nulla di intentato per tornare a casa a testa alta.

Domenica la Vanoli in campo contro l’Umana Reyer Venezia
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L’esordio nella dodicesima annata consecutiva nel massimo campionato di serie A1 per la Vanoli Cremona è da bollino rosso.

La Vanoli in campo contro l’Umana Reyer Venezia

I biancoblu saranno di scena domenica alle 20 al Palataliercio di Mestre contro l’Umana Reyer Venezia. Come nel recente passato,  sono opposti gli obiettivi da centrare a fine stagione per i due sodalizi. I veneziani puntano senza ombra di dubbio allo scudetto e ad una positiva partecipazione alla Champions League mentre i cremonesi vogliono ottenere l’ennesima salvezza.

Gli avversari

Gli amaranto hanno confermato il blocco principale degli  effettivi che danno sicurezza e garanzie (Tonut, Bramos, De Nicolao, Watt Cerella, Daye, Stone e Mazzola) aggiungendo a potenziamento giocatori di spessore quali Michele Vitali di ritorno dal Bamberg, Echodas dal Vilnius, Jeff Brooks olimpia Milano, Sanders dall’Aquila Trento, Phillip dal Bursa e Charalampopoulos dal Nikaias.

Phillip ha grande intelligenza cestistica, Sanders ha tanto talento, Echodas nel giro di due anni diventerà un top player, Vitali è un grandissimo passatore e Brooks ha un bagaglio di basket che non ha ancora mostrato interamente. L'Umana Reyer incontrerà una Vanoli che si è rinnovata praticamente in toto rispetto allo scorso anno ma che ha conservato la capacità di correre in campo, di giocare con ritmi molto alti e di mettere in difficolta l’avversario  soprattutto se ha la possibilità di crearsi spazi  e di giocare tanti uno contro uno.

I padroni di casa dovranno in primis limitare queste caratteristiche dei lombardi, così come la loro esuberanza nelle ripartenze e imprimere al match la loro superiorità tecnica.  La Vanoli Cremona dal canto suo è consapevole di essere ancora piuttosto lontana dal raggiungimento di un amalgama competitivo. Le note vicissitudini legate ad infortuni, ritardi di arrivi, cambio in corsa di ruoli fondamentali (dicasi pivot) hanno indubbiamente penalizzato non poco il lavoro di coach Galbiati e dei suoi assistenti. Poeta e compagni venderanno molto cara la pelle senza lasciare nulla di intentato per tornare a casa a testa alta.

Marco Ravara 

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