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Come risparmiare sul riscaldamento ed evitare gli sprechi in inverno

Come risparmiare sul riscaldamento ed evitare gli sprechi in inverno
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Soprattutto per chi vive in un’abitazione che utilizza il riscaldamento a gas con i classici termosifoni, i costi delle bollette durante i mesi invernali possono raggiungere cifre da capogiro. Adottare gli opportuni accorgimenti per regolare i consumi, allora, diventa importante sia per ottimizzare l’economia domestica sia per evitare inutili sprechi energetici riducendo il proprio impatto ambientale. Vediamo in concreto quali azioni si possono mettere in pratica.

La normativa sui riscaldamenti

In Italia esistono delle norme che regolano i periodi di accensione e spegnimento del riscaldamento, così come le ore massime giornaliere di utilizzo. Il nostro Paese è suddiviso in sei zone climatiche classificate in base alla loro temperatura media, e a ciascuna di esse corrispondono indicazioni differenti sull’uso del riscaldamento nelle abitazioni. La prima buona abitudine in fatto di risparmio e salvaguardia ambientale è quindi il rispetto di queste regole.

  1. Zona A (es. Lampedusa e Porto Empedocle): dall’1 dicembre al 15 marzo, per massimo 6 ore al giorno.
  2. Zona B (es. Agrigento, Reggio Calabria, Messina e Trapani): dall’1 dicembre al 31 marzo, per massimo 8 ore al giorno.
  3. Zona C (es. Napoli, Imperia, Taranto e Cagliari): dal 15 novembre al 31 marzo, per massimo 10 ore al giorno.
  4. Zona D (es. Firenze, Foggia, Roma, Ancona e Oristano): dall’1 novembre al 15 aprile, per massimo 12 ore al giorno.
  5. Zona E (es. Aosta, Torino, Milano, Bologna e L’Aquila): dal 15 ottobre al 15 aprile, per massimo 14 ore al giorno.
  6. Zona F (es. Belluno, Cuneo e Trento): nessuna limitazione.

Queste sono le norme valide per l’inverno 2023-2024, alle quali i singoli comuni potranno applicare determinate deroghe in caso di condizioni climatiche più rigide del previsto.

Consigli generali di risparmio

Vediamo ora alcuni utili consigli anti-spreco applicabili sia da chi ha un impianto di riscaldamento autonomo sia da chi ha il centralizzato.

  • Sfrutta le valvole termostatiche: obbligatorie per i nuovi sistemi di riscaldamento centralizzati ma consigliate anche per quelli autonomi, le valvole consentono di regolare l’intensità del calore in ogni singola stanza ed evitano quindi lo spreco di gas che si avrebbe lasciando accesi i termosifoni in parti della casa non utilizzate.
  • Non superare le temperature consigliate: oltre a non rispettare le regole sopra indicate, mantenere temperature troppo elevate in casa quando fuori fa freddo rischia anche di nuocere alla salute, a causa dei possibili sbalzi.
  • Evita gli spifferi: un buon isolamento può fare la differenza per quanto riguarda l’umidità presente negli spazi interni e la temperatura percepita in casa.
  • Sfrutta la luce naturale: chiudi ante o tapparelle quando è buio e cala la temperatura esterna per favorire l’isolamento, fai entrare invece la luce del sole durante il giorno.

Un ultimo consiglio che non incide sui consumi in senso stretto ma può portare comunque a un notevole risparmio: considera il cambio del tuo attuale fornitore energetico. Soprattutto se hai sottoscritto in passato un’offerta a prezzo fisso, è probabile che nel corso del tempo siano state applicate dal fornitore modifiche unilaterali che hanno innalzato, anche di molto, il prezzo che paghi per l’energia. Valuta la situazione attuale del mercato energetico e utilizza servizi gratuiti come il Portale delle offerte di ARERA, Switcho o altri comparatori online per confrontare le offerte del gas ed eventualmente attivarne una nuova

Risparmiare con il riscaldamento autonomo

Oltre ai consigli generali già elencati, chi ha in casa un sistema di riscaldamento autonomo può anche mettere in pratica i seguenti accorgimenti.

  • Manutenzione della caldaia: oltre a essere un obbligo per legge, la manutenzione della caldaia è una buona pratica che ne allunga la vita e ne garantisce il buon funzionamento, evitando sia inutili sprechi di gas sia il ricorso a costosi interventi di riparazione in caso di guasti.
  • Temperatura della caldaia: in genere andrebbe impostata a 45 gradi e non oltre. Questa temperatura è più che sufficiente per ottenere un riscaldamento ottimale degli ambienti domestici.
  • Riqualificazione energetica: installare infissi moderni, sostituire la caldaia o applicare un cappotto termico ai muri dell’edificio sono alcune delle misure che possono migliorare notevolmente la prestazione energetica della casa. Si tratta di interventi importanti e quindi costosi, ma esistono appositi incentivi predisposti dallo Stato per chi intende efficientare la propria abitazione. Il consiglio è quello di informarsi sulle detrazioni e sui bonus attualmente disponibili per programmare con più serenità le proprie spese.

Risparmiare con il riscaldamento centralizzato

Chi vive in un condominio dotato di riscaldamento centralizzato installato negli ultimi anni, fortunatamente, è molto più autonomo rispetto al passato nella gestione della temperatura di casa, grazie alle già citate valvole termostatiche e alla gestione contabilizzata dell’utilizzo dell’energia, che consente alle varie famiglie di pagare solo quanto effettivamente consumato. Ci sono comunque alcune azioni aggiuntive da tenere in considerazione per ottimizzare ulteriormente i consumi.

  • Manutenzione dei termosifoni: lo spurgo dei caloriferi, ad esempio, ne consente la piena resa in termini di circolazione dell’acqua calda e quindi di efficienza generale.
  • Riqualificazione del proprio appartamento: anche se non si può agire autonomamente sull’intero edificio, nulla vieta di applicare importanti migliorie al proprio appartamento come la sostituzione degli infissi con finestre più recenti che isolino meglio la casa dall’esterno.
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