I musei da visitare gratis a Cremona e provincia domenica 7 aprile 2024
Anche questo fine settimana torna "Domenica al museo", l'iniziativa promossa dal Ministero della Cultura
Anche per il mese di aprile torna l'iniziativa "Domenica al Museo". Un'iniziativa, promossa dal Ministero della Cultura, che consente agli utenti di visitare gratis tantissimi musei e parchi in tutta Italia, ogni prima domenica del mese. Ma quali sono quelli che aderiscono a Cremona e provincia?
(Foto di copertina: Museo Diotti, Cremona)
I musei da visitare gratis a Cremona
Tra i tanti musei della Lombardia che si potranno visitare gratuitamente domenica 4 aprile in provincia di Cremona, saranno fruibili la Villa Romana e Antiquarium a Palazzo Pignano e il Museo del Bijou e il Museo Diotti a Casalmaggiore. Nel capoluogo invece accesso libero e gratuito al Museo Civico Ala Ponzone e al Museo Archeologico San Lorenzo.
Museo Civico Ala Ponzone
Duemila pezzi - dal Medioevo al Novecento - raccontano l’evoluzione dell’arte a Cremona. La prima sezione del Museo è dedicata al Medio Evo e al Quattrocento, con sculture, affreschi strappati, tavolette da soffitto e una ampia selezione della produzione legata alle opere dei Bembo.
Segue la pittura cremonese del Cinquecento offre una completa antologia dei pittori che documentano il passaggio dalla tradizione quattrocentesca alla maniera moderna e l'affermazione della nuova sensibilità rinascimentale attraverso le opere di Camillo Boccaccino, di Gian Francesco Bembo e dei Campi, anticipatori della sensibilità naturalistica che approderà a Caravaggio, qui illustrato dal celebre San Francesco in meditazione.
La Sala di San Domenico ospita una serie di opere provenienti dalla demolita chiesa dei frati predicatori e mostra gli apporti milanesi nella cultura locale del Seicento (Cerano, Nuvolone, Procaccini).
Le sale successive sono dedicate alla natura morta cremonese, ai ritratti di casa Ponzone e alle testimonianze della pittura dei secoli XVII (Genovesino), XVIII e XIX con l'affermazione del Neoclassicismo (Diotti) e del Romanticismo (Piccio).
Le ultime sale accolgono una selezione di arti applicate (porcellane orientali, ceramiche e maioliche lombarde ed europee, avori, smalti); la sezione dedicata all'iconografia di Cremona, con opere legate alla storia della città e alla sua rappresentazione pittorica; una panoramica della pittura lombarda e cremonese del secondo Ottocento e del Novecento.
Museo Civico Ala Ponzone: via Ugolani Dati, 4 - Cremona - Tel. 0372 407770 - 333 3341310 - museoalaponzone.biglietteria@comune.cremona.it - musei.comune.cremona.it
Museo Archeologico "San Lorenzo"
Allestito in una chiesa del XIII secolo, è un museo in un museo. Al suo interno si trova una domus romana allestita come ritrovata in scavo.
All' interno del museo è ospitato quello che può essere ritenuto il cuore delle raccolte archeologiche di Cremona. Oltre 500 oggetti esposti secondo un percorso tematico articolato in tre sezioni: lo spazio pubblico, dove spiccano i resti monumentali dell'edificio, forse da identificarsi col teatro, sito in corrispondenza dell'attuale via Cesare Battisti, lo spazio privato, testimoniato dalle ricche domus del Labirinto da via Cadolini, del Ninfeo da piazza Marconi e di via Colletta, e le necropoli, con parti di monumenti e corredi funerari. I visitatori del Museo Archeologico possono inoltre vivere la suggestione di accedere a una casa di epoca romana attraverso l’utilizzo di un di un visore “Oculus" che consente di muoversi all’interno della ricreazione virtuale di alcune stanze della domus del Ninfeo: il peristilio, la dispensa e una raffinata camera da letto. Il Museo Archeologico San Lorenzo rivolge un’attenzione particolare all’accessibilità. È corredato di apparati didattici anche per ipovedenti e non vedenti e offre materiali facili da leggere e da capire per accompagnare la visita.
Museo Archeologico San Lorenzo: via San Lorenzo, 4 - Cremona - Tel. 366 6673881 - museo.archeologico@comune.cremona.it - musei.comune.cremona.it
Villa Romana e Antiquarium
Poco a ovest di Crema numerose campagne di scavo, condotte dal 1963 e ancora oggi in corso, hanno permesso di individuare diverse porzioni di un imponente complesso residenziale tardoantico, che si estendeva fino a raggiungere una superficie totale stimata di circa sei ettari.
L’impianto più recente (IV-V sec. d.C.), che si andò a sovrapporre ad una villa rustica risalente al I sec. d.C. e ampliata fino al III sec. d.C., comprendeva una lussuosa villa a padiglioni e un edificio di culto paleocristiano a pianta centrale, oggi visibile sotto la pieve romanica di S. Martino. L’ampiezza, le soluzioni inusuali utilizzate nella progettazione dei diversi nuclei e l’elegante decorazione, che contava anche diversi pavimenti musivi parzialmente conservatisi.
Il settore residenziale principale si articolava intorno a un cortile ottagonale, dotato di peristilio pavimentato in pietra di Verona; tra i vani che si affacciano sul portico spicca per dimensioni un’aula absidata, probabilmente un ambiente di rappresentanza, provvisto di riscaldamento con sistema a ipocausto. Sottolinea la ricercatezza del complesso la presenza di una galleria porticata con esedre alle estremità, che fungeva da collegamento tra i padiglioni e permetteva la vista sull’ampio viridarium; nel giardino doveva trovarsi anche un ninfeo, come indicano i resti di decorazione marmorea, musiva e le conchiglie reperiti negli strati di distruzione dell’edificio.
Nella parte dedicata alle attività agricole sono state trovate le strutture pertinenti a un ampio magazzino e a svariati ambienti per lo stoccaggio e l’essicazione dei prodotti agricoli, oltre ad un’estesa sala riscaldata che doveva avere anch’essa pavimento a mosaico.
Alla fine degli anni ’90 una parte delle strutture conservate fu acquisita dallo Stato e resa fruibile gratuitamente al pubblico in un’area archeologica, oggi gestita dal MIC- Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova.
La visita ai resti comprende un piccolo Antiquarium, che raccoglie alcuni dei reperti recuperati negli scavi ubicato in alcuni locali prossimi all’area, messi a disposizione dal Comune di Palazzo Pignano. Completa il percorso infine l’allestimento interno alla pieve delle murature relative all’edificio di culto annesso alla villa, visitabili grazie alla disponibilità della Parrocchia di san Martino.
Per maggiori informazioni si può telefonare allo 0376.1709686 o inviare una e-mail a sabap-mn@cultura.gov.it - www.palazzopignano.info
Museo del Bijou
È ancora la fibbia la protagonista della mostra temporanea del Museo del Bijou, aperta fino al 17 marzo 2024: un’occasione imperdibile per conoscere e lasciarsi incantare dalla stupenda raccolta Pennasilico, fra le più importanti al mondo, cui anche i media nazionali hanno conferito moltissima attenzione. “Milleuna fibbia. Dal Settecento alla Dolce Vita” ripercorre il successo di un accessorio che accompagna la vita degli uomini fin dalla preistoria e che sta trovando nuovo slancio sulle passerelle dell’Alta Moda. La mostra, che comprende anche alcuni esemplari di fibbie prodotte dal Fabbricone, è curata dalla critica del gioiello Bianca Cappello e da Samuele Magri; è arricchita da alcuni importanti cataloghi sull’argomento, quali ad esempio “Buckle Up!”, con suggestive immagini di fibbie reinterpretate dal fotografo Umberto Barone, altrove introvabile.
Museo del Bijou: Via Azzo Porzio, 9 - 26041 Casalmaggiore (CR) - Orari di apertura: dalle 15 alle 19. Ulteriori informazioni: www.museodelbijou.it
Museo Diotti
Il museo di via Formis si propone come pinacoteca dell’800, ma anche come casa-museo volta a ricostruire l'immagine dell’atelier e a restituire didatticamente il metodo di lavoro dell’artista. La casa-atelier di Giuseppe Diotti occupa le otto stanze del piano nobile che affrontano per temi ogni aspetto dell’attività del pittore, dagli anni di studio a Roma, passando per i disegni preparatori di vari affreschi che mostrano l’attenzione del pittore allo studio della figura umana, fino ad opere della maturità.
Oltre al Diotti, sono presenti artisti quali Marcantonio Ghislina, Francesco Antonio Chiozzi, Paolo Araldi, Luigi Quarenghi, Carlo Cerati, Paolo Troubetzkoy, Amedeo Bocchi. La Galleria d'arte moderna raccoglie opere significative di artisti locali e lombardi del ‘900, quali ad esempio Mario Beltrami, Goliardo Padova, Gianfranco Manara e Tino Aroldi.
La prima domenica di aprile coincide anche con la terza edizione delle Giornate Nazionali delle Case della Memoria, dedicate ai luoghi che custodiscono la memoria e il lascito dei “Grandi”.
Museo Diotti: Via Aldo Formis, 17 - 26041 Casalmaggiore (CR) - Orari di apertura: dalle 15.30 alle 18.30. Ulteriori informazioni: www.musediotti.it.