Voleva vendere una tovaglia, ma è stata truffata: scatta la denuncia
La vittima ha effettuato oltre trenta operazioni, convinta di ricevere un pagamento

Al termine di un’attività di indagine, i Carabinieri della Stazione di Romanengo hanno denunciato per truffa cinque persone: due uomini e tre donne, di età compresa tra i 20 e i 51 anni, residenti nelle province di Roma e Udine, con precedenti di polizia, anche specifici.
L'annuncio online e la trappola telefonica
L’indagine ha preso avvio in seguito alla querela sporta da una donna del posto a metà dicembre dello scorso anno. La vittima ha riferito che, pochi giorni prima della denuncia, aveva inserito un annuncio di vendita online — su un sito di compravendite — per una tovaglia.
Quello stesso giorno ha ricevuto una telefonata da una donna interessata all’acquisto della tovaglia e di altri oggetti posti in vendita. Le due si sono accordate per una cifra complessiva prossima ai 1.200 euro, da versare sul conto corrente della venditrice.
L'interlocutrice ha chiesto alla vittima di recarsi immediatamente presso un postamat per eseguire le operazioni di pagamento. Una volta raggiunto l’ATM, la vittima ha contattato la presunta acquirente e ha seguito le istruzioni che le venivano dettate telefonicamente. La truffatrice l’ha convinta a digitare una serie di codici, spacciandoli per la procedura necessaria alla ricezione del denaro.
Oltre trenta operazioni
In realtà, tra quella sera e la mattina seguente, la vittima ha eseguito oltre trenta operazioni, di importo variabile, per un totale superiore a 4.500 euro. Il denaro è stato versato su più conti correnti abbinati a diverse postepay, riconducibili ai presunti truffatori.
Dopo aver completato tutte le operazioni richieste, la truffatrice ha spento il telefono e si è resa irrintracciabile. Solo a quel punto la vittima ha compreso di essere stata truffata e ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri di Romanengo, che hanno dato il via alle indagini.
Identificati i beneficiari e chiusa l’inchiesta
I militari hanno verificato chi fossero gli intestatari delle postepay e dei conti correnti che avevano beneficiato delle transazioni. Questo ha permesso di svelare l’identità dei cinque soggetti che avevano ricevuto il denaro e che sono stati formalmente denunciati all’Autorità Giudiziaria.