Visita agli orti sociali per i primini

Una decina di volontari a disposizione dei più piccoli per tramandare i segreti dell'agricoltura e il valore della terra

Visita agli orti sociali per i primini
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Studenti-agricoltori agli orti sociali di via Carnita a Quintano. Bambini e bambine di prima elementare hanno imparato come lavorano gli “agricoltori urbani” e conosciuto i loro segreti grazie a una visita guidata da tantissimi volontari.

La visita della primaria

Torna anche quest’anno la visita agli orti sociali di Quintano. Martedì 8 ottobre gli alunni della primaria, accompagnati dalle insegnanti Elisa Raffagnini e Arianna Dognin, hanno imparato a zappare l’orto e appreso i segreti della semina grazie a un progetto riproposto di anno in anno. Lo scopo dell’uscita è comprendere la ciclicità del tempo (in primavera ci sarà una seconda visita) e cogliere i cambiamenti della natura nelle varie stagioni.

Tanti volontari

La trasmissione dei saperi legati alla coltivazione è peculiare, specie in un periodo storico che vede l’ambiente come elemento da preservare a tutti i costi, anche in virtù della situazione climatica instabile che vive il pianeta. Per questo, i volontari Angelo Durelli, Paolo Antonelli, Paolo Carniti, Felice Bressana, Giorgio Martellosio, Alessandro e Pietro Cadei, Tiziano Zecchini e l’assessore Erika Pandini si sono messi a disposizione della scuola, aiutando le insegnanti a portare aventi una didattica sperimentata sul campo, che funziona perché stimola e appaga gli alunni.  Preparare gli orti per la semina, vangare il terreno, raccogliere i frutti. Sono tante le cose da fare quando si possiede un orto. Ora gli alunni della primaria di Pieranica-Quintano possono dire di sapere come fare.

Gli orti sociali

Gli orti sociali nascono per ridare una spinta all’agricoltura urbana e favorire l’invecchiamento attivo della terza età. Gli appezzamenti comunali sono tredici in tutto, estesi su un centinaio di metri quadrati ciascuno e dotati di appositi pozzi per l’approvvigionamento. Gli orti sono in comodato d’uso tre anni ed è permessa la coltivazione solo di ortaggi utili alle esigenze dell’assegnatario e della sua famiglia. Infatti, fra le finalità degli orti c’è anche il sostegno delle famiglie in difficoltà socio-economiche. I criteri per la determinazione della graduatoria di assegnazione degli orti sono indicati nel bando.

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