incrocio pericoloso

Tragedia sulla SP33: morta una donna, grave il marito. Appello per velocizzare i tempi di realizzazione della rotonda

Sotto accusa l’incrocio di Pieve San Giacomo

Tragedia sulla SP33: morta una donna, grave il marito. Appello per velocizzare i tempi di realizzazione della rotonda
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Un pomeriggio di ordinaria tragedia sulle strade della bassa cremonese. Giovedì 24 aprile 2025, poco prima delle 18, un incidente stradale è costato la vita ad Annunciata Neva, 81 anni, residente a Pieve San Giacomo. La donna si trovava a bordo di una Fiat Punto insieme al marito, 84 anni, rimasto gravemente ferito.

Lo schianto è avvenuto lungo la Strada Provinciale 33, all’incrocio con la Postumia, uno snodo tristemente noto per la sua pericolosità. Coinvolto nel sinistro anche un furgone Mercedes Vito, guidato da un 47enne della zona, che ha finito la corsa contro un guard rail, sfiorando la caduta nel canale Delmona.

Tragedia sulla SP33: morta una donna, grave il marito

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Casalmaggiore, l’incidente si sarebbe verificato intorno alle 17:50, quando la Punto, nel tentativo di immettersi sulla provinciale, si è scontrata lateralmente con il furgone che procedeva in direzione Cicognolo. L’impatto ha avuto conseguenze devastanti: l’auto della coppia è stata scaraventata in un fossato, diversi metri più avanti rispetto al punto dello scontro. Il furgoncino, invece, è finito contro la protezione stradale, rimanendo in bilico sopra il canale Delmona, con il concreto rischio di precipitare.

Immediata la risposta dei soccorsi. Allertata dalla centrale operativa di AREU Lombardia, sul posto si sono precipitate due ambulanze e un’auto medica. Nonostante gli sforzi dei sanitari del 118, per Annunciata Neva non c’è stato nulla da fare: il decesso è stato constatato sul posto. Il marito, invece, in condizioni critiche, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Cremona. Illeso, seppur sotto shock, il conducente del Mercedes.

Fondamentale si è rivelato l’intervento dei Vigili del Fuoco di Cremona, che hanno lavorato per ore per la messa in sicurezza del furgone sospeso sopra il canale. Oltre a loro, sono intervenuti anche i carabinieri, impegnati nei rilievi e nell’indagine per chiarire con esattezza la dinamica e stabilire eventuali responsabilità.

Un incrocio pericoloso

L’incrocio teatro dell’incidente non è nuovo a simili episodi. Solo il 21 marzo scorso, un altro scontro tra un’auto e un furgone aveva riacceso l’allarme sulla pericolosità dell’intersezione. Da inizio anno, i sinistri registrati in quel tratto sono già cinque, una statistica che preoccupa seriamente l’amministrazione comunale.

Il sindaco di Pieve San Giacomo, Maurizio Morandi, ha espresso dolore e vicinanza alla famiglia colpita dalla tragedia:

"Mi dispiace profondamente per quanto accaduto. Marito e moglie vivevano qui in paese, non lontano da quel punto. Situazioni come questa lasciano ferite difficili da rimarginare".

Morandi ha anche ricordato che i lavori per la realizzazione della rotonda all’incrocio della SP33 sono stati appaltati, ma che l’apertura del cantiere è prevista non prima di settembre:

"Ci sono tempi tecnici da rispettare – ha spiegato – e anche verifiche delicate, come quelle per la possibile presenza di ordigni bellici". Nonostante le rassicurazioni, il primo cittadino ha lanciato un appello alla Provincia di Cremona per velocizzare i tempi: "Mi sono sentito subito con il presidente. C’è consapevolezza, ma bisogna fare presto. Speriamo solo che, nel frattempo, non si verifichino altri incidenti. Quando si tratta di mancate precedenze, purtroppo, è difficile prevenire del tutto".

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