Giudiziaria

Tangenti nella sanità: chiesta l’assoluzione per Formigoni nel "Caso Vero"

Per il Pm non sono state raggiunte le prove relative alla corruzione.

Tangenti nella sanità: chiesta l’assoluzione per Formigoni nel "Caso Vero"
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Chiesta l’assoluzione per Roberto Formigoni nel Caso Vero, ovvero l’inchiesta sulle tangenti nella sanità Cremonese.

Tangenti nella sanità: chiesta l’assoluzione per Formigoni nel Caso Vero

Oggi, lunedì 14 luglio 2020 il Pubblico Ministero Francesca Messina ha avanzato richiesta di assoluzione nei confronti dell'ex Governatore di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, finito a processo con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta.

Il caso "Vero"

L’inchiesta prendeva il nome da “Vero”, ovvero l’apparecchiatura utilizzata per la diagnostica oncologica acquistata dall’ospedale Maggiore di Cremona. Secondo l’accusa, lo strumento venne acquistato dalla Hermex Italia, che avrebbe pagato a Gianluca Guarischi, amico dell’ex governatore, una tangente di 427 mila euro.

Insieme a Formigoni sul banco degli imputati erano saliti anche l’ex direttore generale della sanità lombarda, Carlo Lucchina, accusato di abuso d’ufficio e l’ex direttore generale dell’ospedale di Cremona Simona Mariani, anche lei rinviata a giudizio, come l’ex numero uno del Pirellone per  corruzione e turbativa d’asta. Per tutti è stata chiesta l’assoluzione per mancanza di prove relative alla corruzione.

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