Scabbia, contagiati tre africani richiedenti asilo ospitati in un hotel fuori Cremona

In questa struttura ricettiva vivono da qualche settimana una ventina di cittadini africani che richiedono asilo. È stato il forte prurito lamentato da uno di loro a lanciare l'allarme. Dopo una serie di esami sono risultati positivi in tre ma sono sotto controllo e non ci sono stati altri contagi.

Stanno tutti bene

I casi sono stati registrati appena fuori città in un albergo che ospita i richiedenti asilo per un progetto di accoglienza. Un giovane ha lamentato un fastidioso prurito circa una settimana fa. Così è stato portato in pronto soccorso dove è stato ricoverato nei giorni scorsi per accertamenti.

Non appena gli è stata diagnostica la scabbia, i medici hanno subito adottato le cure necessarie a sconfiggerla e il ragazzo si sente già meglio. Più lievi invece i sintomi degli altri due stranieri contagiati dalla stessa malattia. Fortunatamente non è stato contagiato nessun altro e non ci sono stati altri ricoveri.

Sia il gestore dell'hotel che Ats Val Padana hanno rassicurato tutti comunicando che la situazione è sotto controllo e la malattia non si è diffusa. È metro del tempestivo intervento che evita la diffusione. Basta avere massima attenzione una volta scoperti i primi casi e il problema si risolve rapidamente.

Una malattia contagiosa

Ogni anni riscontriamo anche nel nostro territorio qualche caso di scabbia. In una rsa cremonese un anziano ha preso la scabbia soltanto pochi mesi fa. Stiamo parlando di una malattia della pelle molto contagiosa provocata dal morso di un parassita che produce un fastidioso e intenso prurito.

Fortunatamente al giorno d'oggi esistono delle creme che permettono di guarire in pochi giorni. Negli ultimi anni i casi di scabbia in Italia sono aumentati a causa dei viaggi più frequenti in territori dove è molto presente oppure a causa di scarso igiene. Essendo molto contagiosa è più probabile che si diffonda in uno spazio condiviso da più persone come una rsa o un hotel.