Nessun aumento della pressione fiscale a Cremona

Mantenuti tutti i servizi senza alcun incremento delle tariffe.

Nessun aumento della pressione fiscale a Cremona
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Pressione fiscale: nessun aumento a Cremona. La Giunta ha approvato il Bilancio di previsione 2019-2021: a fronte degli stessi servizi, che sono stati mantenuti, non vi sarà nessun incremento delle tariffe.

Pressione fiscale: nessun aumento

La Giunta, nell’ultima seduta, ha approvato il progetto del Bilancio di previsione 2019-2021, i provvedimenti collegati e il Documento Unico di Programmazione (DUP) del prossimo triennio, lo strumento che gli enti locali predispongono per sviluppare e dare concretezza alle linee di mandato in armonia con il bilancio stesso.

Tutti gli atti saranno ora sottoposti al Collegio dei Revisori per l’espressione di parere, poi depositati per consentire ai consiglieri comunali di entrare nel merito e formulare eventuali emendamenti. Proseguirà quindi il lavoro di illustrazione e approfondimento nella Commissione Bilancio per arrivare alla presentazione in Consiglio comunale in programma l’11 febbraio 2019 e all’approvazione finale il 25 febbraio 2019. Sul bilancio vi saranno momenti di illustrazione e confronto con le parti sociali, economiche, il terzo settore ed i Comitati di quartiere.

Il bilancio di previsione 2019-2021

Il progetto del bilancio di previsione 2019-2021 prevede, tra investimenti e servizi per i cittadini, 302 milioni di euro. Nel solo anno 2019 sono previsti 122 milioni di euro, con un’autonomia finanziaria che sfiora l’85%. Nel triennio 2019-2021 sono finanziati, senza ricorrere al debito, complessivamente 22,3 milioni di euro di opere pubbliche, 8,7 milioni nell’anno 2019.

Le entrate: aliquote e tariffe invariate

Il bilancio dell’anno 2019, che ha un volume di 122 milioni di euro per spese correnti e spese in conto capitale (investimenti), recepisce le misure di interesse dei Comuni contenute nella Legge di Bilancio 2019 che il Parlamento ha approvato il 30 dicembre 2018: non verrà però utilizzato l’aumento dell’imposizione locale. La pressione fiscale resterà infatti invariata e, in alcuni casi, come nel caso dei nidi e di alcuni servizi scolastici, addirittura immutata dall’anno di insediamento dell’attuale Amministrazione (2014) che ne aveva ridotto l’ammontare. Viene inoltre recepito il taglio, definito dalla Legge di Bilancio, del trasferimento IMU-Tasi di 264.000 euro.

Restano invariate tutte le aliquote IMU, ferme dal 2014, con il mantenimento di tutte le agevolazioni già presenti, comprese quelle a favore di insediamenti in locali sfitti e aree dismesse, recupero di immobili dismessi, insediamento su aree attrattive.

La TARI, a parità di condizioni rispetto al 2018, sarà sostanzialmente invariata per le utenze domestiche (abitazioni), mentre per le utenze non domestiche (attività) diminuirà, mediamente, dell’1,53 per cento, senza rinunciare ad un miglioramento dei servizi e mirando a un progressivo efficientamento della gestione, nonché ad una costante attività di recupero dell’evasione.

In lieve aumento i proventi derivanti dalle sanzioni per violazione al Codice della Strada: 2,9 milioni previsti per il 2019, a sostegno delle misure di prevenzione, controllo e deterrenza, volte ad assicurare il rispetto delle regole e tutelare i diritti delle persone.

Confermata anche la scelta di non applicare la tassa di soggiorno sulle strutture alberghiere e ricettive.

Lotta all'evasione

L'attività di contrasto all'evasione fiscale sarà sempre una delle priorità d'intervento per garantire, anche per ragioni di equità, l'emersione di base imponibile e il miglioramento della capacità di riscossione dell'Ente.

Nel 2019 proseguirà il contrasto all’evasione dei tributi locali ed il recupero delle entrate, mantenendo le attività consolidate nel corso degli ultimi quattro anni con accertamenti (avvisi emessi per IMU, Tasi, Tarsu, Tari) per ben 13,9 milioni di euro, assicurando ai cittadini equità e risorse per i servizi. La bontà delle azioni messe in atto è testimoniata, nel 2019, dalla minore entrata da accertamenti grazie alla diminuzione degli evasori e al conseguente incremento del gettito IMU legato dell’attività di recupero dell’evasione.

Le riscossioni da segnalazioni qualificate all’Agenzia delle Entrate sull’evasione erariale nel 2017 è stato di 108.073 euro: questo dato posiziona Cremona all’ottavo posto in Italia, e al secondo posto in Lombardia, con un importo recuperato per contribuente pari a 2,01 euro.

Meno debito più servizi: diminuzione del debito pro-capite

La scelta per il triennio 2019-2021 è di continuare a ridurre l’indebitamento per liberare risorse, che invece di essere utilizzate per il pagamento dei mutui e degli interessi potranno essere restituite ai cittadini attraverso destinati ai servizi in generale ai cittadini, al welfare, alla scuola e alle assunzioni di personale. Al termine del mandato amministrativo, nel 2019, il debito del Comune di Cremona, che all’inizio del mandato era a quota 40,3 milioni di euro, sarà sceso a 31,7 milioni. Significa che l'indebitamento pro capite dei cittadini cremonesi passerà da 562 a 435 euro, con una riduzione del 22,6 per cento.

Le spese: in testa il welfare, 30,8 milioni di euro, 36% del totale

Al welfare è dedicata la maggior parte della spesa corrente: 30,8 milioni di euro, su un totale di 85 (il 36%), sono dedicati nel 2019 a politiche sociali, istruzione e diritto allo studio, politiche giovanili e sport, per rispondere, con sempre maggiore efficacia, alle esigenze delle fasce più deboli della comunità.

Prosegue l'attività di rigoroso controllo e razionalizzazione della spesa corrente, in diminuzione le spese per i servizi istituzionali, generali e di gestione, cioè di tutti costi, pari a 17,6 milioni di euro, destinati alle funzioni di supporto dell’Ente (ad esempio, ragioneria, economato, personale, sistemi informativi, ecc.).

Nel 2019, le spese per il personale, pari a 25 milioni di euro, sono in lieve diminuzione nonostante gli aumenti contrattuali (per una quota di 1 milione di euro), la decisione di aumentare la copertura del turn over, passando dal 25% del 2018 al 100% nel 2019, l’attivazione di contratti di formazione lavoro biennali destinati ai giovani, oltre all’accantonamento per il rinnovo del contratto nazionale 2019-2021 di 227.000 euro.

Infine, nel 2019 si conferma all'85% il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, destinato alla copertura dei rischi di mancato pagamento dei crediti comunali (al 75% nel 2018), con un accantonamento di 4,3 milioni di euro, che passerà al 95% nel 2020 e al 100% nel 2021.

Proseguono gli investimenti in opere pubbliche e manutenzioni

Nel Piano delle Opere Pubbliche del 2019 sono previsti 8,7 milioni di euro di investimenti. Nel triennio 2019-2021 gli investimenti salgono a 22,3 milioni, tutti finanziati senza ricorrere al debito: la media annua degli investimenti nel quinquennio 2015-2019 è di 10 milioni di euro.

Proseguono gli investimenti per scuole più sicure e più efficienti dal punto di vista del risparmio energetico, per interventi di manutenzione straordinaria di edifici pubblici, impianti sportivi, del Civico Cimitero e del sistema informativo. Nel 2019 si completa così il piano di ammodernamento tecnologico per rendere disponibili servizi innovativi tali da favorire il processo di trasformazione digitale indicato dall’Agenzia per l’Italia Digitale.

Tra gli obiettivi vi sono proseguire la manutenzione straordinaria, il recupero di edifici di edilizia residenziale pubblica da destinare all’affitto, e gli interventi riservati alla sistemazione di strade, marciapiedi, abbattimento di barriere architettoniche, riqualificazione delle principali arterie cittadine, realizzazione di rotatorie e piste ciclabili, nonché di infrastrutture (parcheggi).

1,4 milioni di euro alla manutenzione ordinaria della città

Nel 2019, oltre ai nuovi investimenti inseriti nel Piano delle Opere Pubbliche, sono previsti 23,5 milioni di euro, di cui 18 milioni per l’acquisizione al patrimonio di beni immobili e infrastrutture conseguenti ad interventi da privati (complesso Santa Monica), e 3,9 milioni di euro per interventi non inseriti nel Piano in quanto avviati negli anni precedenti (di cui 2,4 milioni del Patto per la Lombardia).

Ben 5 milioni di euro sono riconducibili alla programmazione degli anni precedenti: all’inizio del 2019 il Settore Lavori pubblici ha in agenda circa 23 cantieri da iniziare, seguire, completare, con priorità alla riqualificazione urbana, ad edifici pubblici diversi ed impianti sportivi, che si aggiungono a quelli finanziati con risorse del bilancio 2019.

Il Comune continuerà a investire sulle periferie ed è pronto con i progetti esecutivi contenuti nel Piano Periferie (quartiere San Felice), del valore di 7 milioni di euro, per il quale anche Cremona è in attesa della firma del nuovo testo di convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La dichiarazione dell’Assessore alle Risorse Maurizio Manzi

Il bilancio 2019-2021 è il frutto di un grande impegno e recupero di efficienza sui conti pubblici fatto dall’Amministrazione in questi anni. La filosofia che ha guidato l’attività amministrativa, che prosegue anche nel 2019, è molto chiara: zero aumenti di tasse, più investimenti, più spesa in servizi per cittadini e più giustizia sociale e fiscale. Tutt’altro che scontato, considerata la progressiva riduzione dei trasferimenti e la continua attribuzione di funzioni assegnate e delegate ai Comuni, considerato inoltre che il governo taglia fondi agli enti locali e, contemporaneamente, dà loro la possibilità di aumentare tributi, rette e tariffe.

Nonostante la Legge di Bilancio 2019 consenta di aumentare i tributi locali, la scelta di questa Amministrazione è mantenere la pressione fiscale invariata, confermare tutti gli sgravi fiscali già adottati e previsti, rigore nel controllo della spesa, contrasto all'evasione fiscale, attenzione massima nei confronti delle fasce più deboli dei cittadini, investimenti sulle periferie e sulle infrastrutture, grazie anche ai finanziamenti ottenuti per Santa Monica, per il parcheggio della stazione ferroviaria (Patto per la Lombardia) e Bando Periferie.

E’ un bilancio che conferma le scelte strategiche sviluppate in questi anni: il futuro di Cremona è nella città della cultura, nella città turistica, nella città universitaria, nella città del lavoro e dell’impresa, nella città smart, nella città della partecipazione, nella città aperta e inclusiva, nella città verde e sostenibile. Si continua ad investire sulla ricerca, l’innovazione e la digitalizzazione, con l’obiettivo di valorizzare ed attrarre talenti e imprese.

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