Morti per Coronavirus: primi indagati anche nel Cremonese
Lo ha confermato stamane il procuratore generale presso la Corte d'Appello di Brescia, Guido Rispoli.
Morti per Coronavirus, primi indagati anche nel Cremonese. Come riporta prima Brescia, a confermarlo è il procuratore generale presso la Corte d'Appello di Brescia, Guido Rispoli in una conferenza stampa tenutasi in mattinata.
Morti per Coronavirus: ci sono i primi indagati
Nel mirino ci sono i rappresentanti del Governo e della Regione, gli organi di gestione delle strutture ospedaliere e sociosanitarie locali, soprattutto ospedali e Rsa, accusati essenzialmente di incapacità nelle scelte organizzative e per l’inadeguatezza delle risorse umane e dei presidi messi a disposizione per fronteggiare l’emergenza. Ma anche il personale sanitario e infermieristico a vari livelli, accusato di condotte attive od omissive con l’ipotesi di colpa medica.
I reati imputati
Ecco, quindi, i primi iscritti nel registro degli indagati nell’inchiesta condotta dal gruppo specializzato di magistrati delle Procure di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova sulla gestione dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus. Lo ha confermato stamane Guido Rispoli (nella foto di copertina), procuratore generale presso la Corte d’Appello di Brescia. Nella fattispecie, i reati ipotizzati sono quelli previsti dagli articoli 589, 590 e 590 sexies del Codice penale, che puniscono la responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario. Ma si configurano anche il reato di epidemia colposa (articolo 438 Cp) e quello di delitto colposo contro la salute pubblica (articolo 452 Cp).
Tantissime le denunce
Un’indagine scaturita dalle segnalazioni e dagli esposti presentati dai parenti delle persone decedute, da coloro che si sono infettati in ospedale o in Rsa e che hanno denunciato la mancata adozione di misure preventive, ma anche dal personale medico che ha contratto il Covid-19 per l’assenza di misure di prevenzione. Poi si sono aggiunte l’Inail, che classifica le infezioni da Coromavirus nella categoria degli infortuni del lavoro, il lavoro della Polizia giudiziaria e dei Nas.