PADERNO PONCHIELLI

La truffa del finto carabiniere e del finto avvocato questa volta fallisce

Due truffatori in trasferta arrestati dai Carabinieri

La truffa del finto carabiniere e del finto avvocato questa volta fallisce
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Un’altra truffa del finto avvocato e del finto carabiniere finisce male: i Carabinieri hanno arrestato due uomini in trasferta che avrebbero commesso una truffa ai danni di un'anziana.

Due arresti

A Paderno Ponchielli un tentativo di truffa è fallito, con l'arresto di due uomini, spacciatisi per un finto avvocato e un finto carabiniere. I Carabinieri delle Stazioni di Casalbuttano e Castelverde sono intervenuti e hanno fermato due individui che, provenienti dalla Campania, avevano ingannato una donna anziana del posto.

Il tentativo di truffa

Il pomeriggio del 16 ottobre 2024, una signora ultra settantenne è stata contattata telefonicamente da un uomo che si è finto carabiniere, informandola che suo figlio era stato arrestato in seguito a un grave incidente stradale. L'uomo le ha detto che, per liberarlo, avrebbe dovuto pagare una somma considerevole. Sconvolta, l'anziana ha raccolto tutti i soldi e i gioielli che possedeva. Poco dopo, un presunto avvocato si è presentato alla sua porta, prelevando mille euro e alcuni gioielli in oro.

Arrivano i carabinieri

Successivamente, l’anziana ha ricevuto una nuova telefonata dal falso carabiniere, il quale si lamentava che la somma consegnata non era sufficiente per liberare il figlio, suscitando così sospetti nella donna. A questo punto, ha deciso di chiamare il figlio, scoprendo che non aveva avuto alcun incidente. Allarmata, ha contattato i Carabinieri, segnalando la truffa in corso.

Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente, mentre la donna era ancora al telefono con il truffatore. Hanno istruito la vittima a fingere di avere altro denaro da consegnare. Il finto carabiniere ha mandato nuovamente il suo complice, il falso avvocato, per ritirare i beni. I Carabinieri, appostati nei dintorni, hanno notato un’auto sospetta con due uomini a bordo che giravano intorno alla casa. Li hanno subito fermati e identificati: uno dei due era già stato riconosciuto dalla vittima come colui che si era presentato alla sua porta in precedenza.

In carcere

Durante la perquisizione, i militari hanno trovato l’intera refurtiva, che è stata immediatamente restituita alla donna. I due uomini, con precedenti di polizia, sono stati arrestati e portati in caserma a Cremona, dove sono stati trattenuti in attesa del processo. La prima udienza, tenutasi nella mattinata odierna, ha confermato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere, con il rinvio della prossima udienza fissato per il 19 dicembre.

È importante ricordare che non bisogna mai fidarsi di chiamate in cui si richiedono soldi o gioielli per evitare presunti problemi legali. In caso di dubbi, è sempre consigliabile interrompere la chiamata e contattare immediatamente il numero di emergenza 112 per verificare la veridicità delle informazioni ricevute.

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