Squadra mobile di Cremona

In manette spacciatrice cremonese: in casa 142 grammi di coca

La 40enne è finita in manette per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In manette spacciatrice cremonese: in casa 142 grammi di coca
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A seguito del potenziamento dei controlli disposti dal Questore e finalizzati al contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, la Polizia di Stato ha arrestato una donna di 40 anni, residente a Cremona, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

40enne di Cremona arrestata

La donna, infatti, a seguito dell’acquisizione di numerosi elementi info-investigativi nell’ambito dello spaccio di stupefacenti nella movida cremonese, era costantemente monitorata dagli investigatori dell’Antidroga della Squadra Mobile, che da diversi giorni controllavano accuratamente tutti i suoi movimenti.

Infatti, sulla base degli assidui appostamenti degli investigatori, a bordo del suo veicolo, era solita effettuare delle insolite soste di pochissimi secondi, in cui interloquiva con alcune persone, per poi andar via, con un modus operandi compatibile con delle consegne a domicilio.

Fermata e controllata

In una di queste occasioni, pertanto, gli investigatori sono intervenuti, intercettando la donna e sottoponendola ad un controllo, esteso, successivamente, anche alla sua abitazione.

All’interno del suo domicilio, in un’area in ristrutturazione, occultato all’interno di un secchio per la pittura, il personale della Squadra Mobile ha trovato una busta di plastica contenente 142 grammi di cocaina ancora da tagliare ed un bilancino di precisione.

La donna è stata conseguentemente tratta in arresto e collocata agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.

L’attività è il frutto della costante opera di monitoraggio del fenomeno dello spaccio di droga in provincia da parte della Polizia di Stato, con una presenza costante, rafforzata in particolare durante i week end, del personale in borghese della Squadra Mobile, anche al fine di contrastare la possibile recrudescenza di tali reati commessi nell’ambito della cosiddetta movida.

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