Romanengo

In affidamento ai servizi sociali, insulta e minaccia i carabinieri: 36enne in carcere

Disposta la sospensione della misura dell'affidamento e l'immediata carcerazione

In affidamento ai servizi sociali, insulta e minaccia i carabinieri: 36enne in carcere
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Romanengo: era in affidamento in prova e ha insultato i carabinieri. Ha violato le prescrizioni e per tale motivo è stato disposto il suo arresto per scontare in carcere la pena definitiva.

Arrestato 36enne

Nella mattina del 15 marzo 2023 i Carabinieri della Stazione di Romanengo hanno arrestato, in esecuzione di un decreto emesso dal Magistrato di Sorveglianza di Mantova, un cittadino straniero di 36 anni, pregiudicato.

In affidamento ai servizi sociali

Il 36enne destinatario del provvedimento era già sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali e ora dovrà scontare in carcere una pena residua relativa alla condanna intervenuta nel 2019, diventata definitiva ed esecutiva, per il reato di minacce commesso nel 2014 quando, nei tavolini esterni di un bar di Romanengo, aveva litigato con un’altra persona che aveva poi minacciato e insultato, arrivando addirittura a spaccare una bottiglia di birra e a provare a colpire l’avversario che era riuscito a evitare i colpi.

Poi si era dato alla fuga prima dell’intervento dei carabinieri che lo avevano raggiunto a casa e, verificato anche che aveva bevuto più del dovuto, lo avevano denunciato.

Insulta e minaccia i carabinieri

L’uomo nell’ottobre del 2022 aveva ottenuto la possibilità di scontare la pena in affidamento in prova, dovendo però rispettare tutte le prescrizioni imposte, in particolare orari di rientro a casa, frequentazioni, divieto di abusare di alcolici e altro. Pochi giorni fa, la sera del 10 marzo 2023, l’uomo era stato controllato dai militari che avevano verificato che era rientrato a casa in ritardo rispetto all’orario che gli era stato imposto ed era in evidente stato di ebbrezza alcolica. Infastidito dal controllo dei carabinieri e poco lucido, li aveva ripetutamente insultati e minacciati e per questo motivo era stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.

Le liti con la moglie

Inoltre, la notte successiva i militari erano dovuti intervenire due volte nella sua abitazione per dei litigi violenti tra lui e la moglie e, anche in queste circostanze, era in stato di ubriachezza. La notte dopo, quando era tornato a casa dal lavoro, non aveva trovato la moglie che si era allontanata dal domicilio perché stanca di subire dal marito continue ingiurie, in particolare quando era ubriaco, come capitava spesso negli ultimi tempi.

Analoghi fatti erano capitati i mesi scorsi e, nello specifico, nel mese di novembre del 2022, sempre sotto l’effetto dell’alcol, aveva oltraggiato i militari che erano andati a casa sua a controllarlo. Ai tempi era stato diffidato dal tenere nuovamente comportamenti del genere e gli era stato imposto di prendere contatti con il servizio dipendenze perché seguisse dei programmi di recupero per le sue problematiche relative all’abuso di alcolici. Ma l’uomo non si è fatto aiutare e ha continuato ad abusare di tali sostanze.

Pericoloso per l'incolumità dei familiari

Per questi motivi, tenuto conto che ha commesso un reato nei confronti di pubblici ufficiali, che non ha rispettato le prescrizioni e che risulta pericoloso per l’incolumità dei familiari, l’Ufficio di Sorveglianza di Mantova ha valutato le sue condotte incompatibili con la prosecuzione della misura dell’affidamento che gli era stata concessa, disponendone l’immediata sospensione e la carcerazione per la pena residua da scontare.

Il provvedimento è stato inviato per l’esecuzione ai Carabinieri della Stazione di Romanengo che lo hanno arrestato e lo hanno accompagnato al carcere di Cà del Ferro.

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