Furto Chiesa Santa Maria Rinascente: i carabinieri restituiscono gli oggetti rubati

Stamane la restituzione e anche una lezione delle forze dell'ordine su come difendersi dai truffatori.

Furto Chiesa Santa Maria Rinascente: i carabinieri restituiscono gli oggetti rubati
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Come annunciato il 22 febbraio scorso e su espressa richiesta di Don Claudio Rasoli parroco di Paderno Ponchielli e responsabile di tutte le Chiese del comune di Paderno Ponchielli, questa mattina, 3 marzo 2019, dopo la funzione religiosa delle ore 09.00, sono stati riconsegnati gli oggetti sacri relativi al furto perpetrato ai danni della Chiesa “Santa Maria Rinascente” commesso il 09.02.2019.

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Furto Chiesa Santa Maria Rinascente

I ladri si introdussero, dopo aver forzato la porta della sagrestia, nella chiesa rubando una quantità di oggetti sacri: 

  • una pisside del XVI secolo in argento fuso dorato e sbalzato;
  • un calice del XVI secolo in ottone fuso argentato;
  • una brocca del XVI secolo in ottone fuso argentato;
  • un vassoio ovale del XX secolo in ottone fuso argentato;
  • un secchiello in metallo per acquasanta con apertura superiore del diametro di cm.13,50;
  • un aspersorio con impugnatura in metallo;
  •  un vassoio in metallo di forma rettangolare della dimensione di cm. 26x19,50;
  • una conchiglia aspersoria per acquasanta in metallo;
  • n.2 (due) candelabri dell’altezza di m. 1,05 in ottone;
  • n. 2 (due) sacchetti in cotone di colore bianco;
  • n.1 (uno) tovaglietta di cotone bianco delle dimensioni di m.1,13x0,50;
  • una statua in gesso dipinto di San Giuseppe alta cm.57.

La restituzione

La citata restituzione, oltre a essere stata l’occasione per Don Claudio Azzolari ed il Sindaco di Paderno Ponchielli Cristiano Strinati di ringraziare l’Arma, come annunciato anche l’occasione per il Magg. Rocco Papaleo, comandante della Compagnia di Cremona con il Luogotenente Alberto Artioli Comandante della Stazione di Casalbuttano ed Uniti, il Brig. Francesco Lisi e l’Appuntato Scelto Bartolomeo Sorice dello stesso Comando Stazione di fornire ai parrocchiani presenti e che per l’occasione gremivano la Chiesa (oltre un centinaio di persone presenti, provenienti anche dai comuni e le frazioni vicine quando Don Claudio ha riferito che normalmente la funzione domenicale non raggiunge le 40 persone)  in particolare a quelli che rientrano nelle cosiddetta “fasce deboli”, come gli anziani, notizie e consigli per prevenire i reati predatori e le truffe.

In particolare tra i tanti consigli forniti, soprattutto sul fenomeno dei finti appartenenti alle Forze di Polizia, è stato sottolineato che un truffatore per farsi aprire la porta ed introdursi nelle vostre case può presentarsi in diversi modi. Spesso è una persona distinta, elegante e particolarmente gentile. Dice di essere un funzionario delle Poste, di un ente di beneficenza, dell'INPS, o un addetto delle società di erogazione di servizi come luce, acqua, gas, etc. e talvolta un appartenente alle forze dell'ordine. Generalmente si presentano alla porta di persone anziane con la scusa di dover verificare la posizione pensionistica o contributiva; ovvero per controllare i contatori del gas della luce e del telefono, ma in realtà il loro scopo è quello di raggirare le persone facendosi consegnare soldi, sottraendo beni o altre cose di valore. I truffatori normalmente vestono in borghese e si presentano vestiti in modo elegante. Di norma «lavorano» in coppia, usano modi gentili ma molto decisi e cercano di disorientare la vittima con le chiacchiere. Spesso conoscono il suo nome e fingono di conoscere anche i figli o altri parenti.

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