Fumo dal treno, l'assessore Terzi bacchetta Trenitalia

Principio d'incendio sul treno Cremona-Treviglio. L'assessore regionale Terzi punta il dito contro Trenitalia.

Fumo dal treno, l'assessore Terzi bacchetta Trenitalia
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Il principio di incendio che ha provocato il fumo dal treno Cremona-Treviglio, questa mattina a pochi metri dalla stazione cittadina è “un locomotore vecchio di Trenitalia, simbolo dello scandaloso disinteresse della società”. E’ la posizione presa dall’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi.

Fumo dal treno, Terzi bacchetta Trenitalia

“Il principio di incendio sul locomotore in servizio sulla Cremona-Treviglio è l’ennesima dimostrazione di come la società statale Trenitalia, proprietaria al 50% di Trenord, non investa in Lombardia. Il treno Ale582 che si è guastato ha 35 anni e appartiene, appunto, alla flotta conferita da Trenitalia”, ha spiegato l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi. Su quanto accaduto stamattina alle porte della stazione Centrale di Treviglio era intervenuto anche il consigliere regionale Matteo Piloni del Pd.

Guasti, l’80% riguarda la flotta Trenitalia

“L’80% dei guasti ai treni di Trenord riguarda proprio la flotta conferita da Trenitalia. Il disinteresse di Trenitalia nei confronti del servizio ferroviario lombardo è scandaloso – prosegue l’assessore Terzi – Convogli vecchi significa maggiore probabilità di disservizi. Trenord afferisce al 50% a Regione Lombardia attraverso Fnm e al 50% allo Stato attraverso Trenitalia. Ebbene, la flotta di derivazione statale ha 32 anni di media con punte di 45 anni, mentre quella conferita da Regione ha 9 anni di media”.

La Regione investe per nuovi treni

“Per sopperire ai mancati investimenti dello Stato – ha aggiunto Claudia Maria Terzi – Regione Lombardia ha messo in campo 1,6 miliardi di euro per acquistare 176 treni nuovi che inizieranno progressivamente a entrare in servizio dall’inizio del prossimo anno. Saranno distribuiti gradualmente in tutte le zone della Lombardia, considerati i tempi tecnici che prevedono l’immissione sulle linee di due convogli al mese”.

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