Era in comunità a Cremona ma spacciava: arrestato
A suo carico sono stati riscontrati numerosi episodi di spaccio nel corso del 2019.
I militari della Tenenza di Mariano Comense hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Como, a carico di S. D., cittadino marianese classe 1983, detenuto in una comunità in provincia di Cremona e associato in carcere; E.M.S., cittadina marocchina classe 1982, domiciliata in provincia di Monza e Brianza, posta all’obbligo di firma; S.P.C., monzese del 1979, domiciliato in una comunità della provincia di Brescia.
Era in comunità ma spacciava
Le indagini hanno consentito di portare alla luce numerosi episodi di spaccio di narcotico avvenuti nel corso del 2019 nella provincia di Como e in quella di Monza Brianza. L’operazione è arrivata a corollario di una meticolosa attività investigativa e di controllo del territorio condotta dai militari. Il 21 giugno 2019 i militari erano riusciti ad arrivare a una documentazione dell’operatività del gruppo criminale dedito alle illecite attività nel settore dello spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina ed eroina). C’erano poi state decine di segnalazioni nei confronti di assuntori di sostanze stupefacenti, al rinvenimento e sequestro, in quel contesto, di svariate dosi di eroina e cocaina appena acquistati dagli assuntori dagli indagati.
Finisce in carcere
Da qui è scattato l’arresto in flagranza di reato di S.D., trovato inoltre in possesso di 45 grammi di eroina. Il 36enne era stato controllato con addosso due dosi di cocaina, motivo per il quale si è approfondita la perquisizione rivenendo un sacchetto in cellophane contenente i citati 45 grammi.
Alla luce dei chiari elementi emersi, il GIP di Como, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso il provvedimento cautelare in parola. All’alba di oggi, dunque, i militari si sono dedicati alla localizzazione e alla notifica del provvedimento, rinvenendo, nell’ambito delle perquisizioni, 12 grammi di cocaina presso il domicilio di E.M.S. Gli arrestati, concluse le attività, sono stati associati presso le competenti case circondariali.
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