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Cremona, due uomini denunciati in un giorno per maltrattamenti in famiglia
Si tratta di un 38enne e un 53enne: vittime le mogli.
I Carabinieri di Cremona hanno denunciato due uomini per maltrattamenti in famiglia
Denunciato 38enne
A Cremona, al termine accertamenti, i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà per i reati maltrattamenti in famiglia un 38enne, dipendente di un ente statale. L'uomo si è reso responsabile dal mese di ottobre 2009 di maltrattamenti fisici e psicologici con minacce e violenze reiterate nel tempo, nei confronti della ex moglie, una 40enne di Cremona, anche dopo la loro separazione avvenuta nel mese di aprile 2015. Il prevenuto avrebbe continuato a minacciarla anche in presenza della loro figlia minore di anni 10. Motivo di tali azioni, sono riconducibili alla fine della loro relazione sentimentale, non ancora accettata dal prevenuto.
Denunciato 53enne
Al termine degli accertamenti i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà, per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali anche un operaio 53enne, nato in Albania, residente a Cremona. I Carabinieri sono intervenuti in data 20.09.2019 in via Bernamonti, accertando la responsabilità del 53enne in ordine ad alcuni maltrattamenti nei confronti della ex moglie, una 44enne anch’ella di origine albanese, residente a Cremona. In particolare
i militari hanno appurato che il pervenuto, seppur legalmente separato dalla stessa, mantiene la residenza presso la casa coniugale e nel corso di una discussione, scaturita per un presunto ammanco di una somma di denaro verosimilmente prelevata da un nascondiglio in casa, del quale il 53enne è stato additato quale responsabile, l'operaio ha afferrato la donna per le braccia, strattonandola ripetutamente e scaraventandola violentemente contro l’armadio, colpendola più volte alla testa. La vittima, ha riportato delle lesioni successivamente accertate presso il pronto soccorso dell’ospedale di Cremona. Gli accertamenti dei Carabinieri, hanno permesso di acclarare che il motivo di tali maltrattamenti, sono da ricondurre alla ludopatia del 53enne.
