Cremona

Anziano in stato confusionale soccorso e salvato dalla polizia

L'anziano faticava a parlare e non ricordava dove fosse casa propria

Anziano in stato confusionale soccorso e salvato dalla polizia
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L'intervento di agenti specializzati

La capillare intensificazione del controllo del territorio da parte della polizia, ha consentito al personale della Questura di Cremona di realizzare un efficace intervento, avente ad oggetto l’assistenza di una persona anziana, che, probabilmente a causa di patologie pregresse o presumibilmente per via dell'ondata di caldo di questi giorni, richiedeva l’accurato sostegno degli operatori specializzati alla prevenzione e controllo del territorio.

La chiamata al numero unico di emergenza

In particolare, nella serata di venerdì 5 agosto 2022, alle 20 circa, un equipaggio della Volante della Questura di Cremona, Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, provvedeva a soccorrere un anziano signore in stato confusionale, il quale appariva disorientato e in evidente difficoltà. Il soggetto veniva notato da alcune persone presenti in via Aselli, che contattavano la polizia di stato per mezzo del  numero unico di emergenza 112.

Raggiunti dalla chiamata di emergenza, immediatamente gli operatori procedevano a portarsi sul luogo della segnalazione, per poter accertare la situazione e garantire il supporto necessario.

Dove si è verificato l'episodio:

Ricorda il proprio nome, ma non dove fosse casa sua

Prontamente il personale predisponeva le misure adeguate per poter assistere il soggetto. Dapprima si risaliva all’identità del medesimo, il quale ricordava il proprio nome, ma non sapeva indicare dove fosse casa propria. Tali attività venivano compiute dal personale della Polizia di Stato con la massima professionalità, adoperando una tecnica di approccio connotata dall’empatia. In specie, dapprima si tranquillizzava il soggetto, manifestando le proprie intenzioni solidaristiche, in seguito, si accertavano, anche tramite i sanitari intervenuti, le condizioni generali del soggetto.

I figli lo stavano cercando

Attraverso la stimolazione al dialogo, l’anziano riusciva progressivamente a riprendere la parola, atteso che originariamente appariva in difficoltà proprio a parlare con altre persone. Gli venivano dunque richieste le informazioni sulla famiglia e si procedeva ad identificazione, prevalentemente sulla scorta delle indicazioni acquisite.

All’esito dell’intervento, gli agenti alla fine riuscivano a riconsegnare l’anziano ai figli, che lo stavano cercando preoccupati. Il tutto veniva gestito dagli operatori specializzati in tempi brevi, grazie anche alla esperienza dei medesimi nell’attività costante di monitoraggio, prevenzione e controllo del territorio.

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