Mammotome Revolve

Tumore al seno, donato ad Asst Crema macchinario d’avanguardia per diagnosi accurate

Nel distretto sanitario cremasco ogni anno circa 220 donne ricevono una diagnosi di tumore della mammella

Tumore al seno, donato ad Asst Crema macchinario d’avanguardia per diagnosi accurate
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Tumore al seno, dall’associazione Popolare un macchinario d’avanguardia per una diagnosi accurata in dono all'Asst di Crema

Tumore al seno, donato macchinario d’avanguardia

Consentirà all’Asst di Crema di eseguire biopsie e trattamenti diagnostico-terapeutici secondo le moderne linee guida adottate dai centri di Senologia portando alle pazienti un significativo miglioramento nel percorso diagnostico e un trattamento in linea con quello offerto nei centri di riferimento nazionale.

Biopsie accurate

Questo, in breve, il valore aggiunto dato dal Mammotome Revolve, l’ultimo dono dall’Associazione Popolare per il territorio all’Asst di Crema ed, in particolare, al reparto di radiologia. Con i suoi manipoli operativi permetterà di eseguire biopsie accurate e adeguate per lo studio istologico al fine di ottenere una diagnosi certa, in caso di sospetta patologia neoplastica mammaria, in particolare del carcinoma in situ della mammella. Eseguendo una campionatura di tessuto maggiore, grazie alla aspirazione, la procedura bioptica, a volte, risulta essere già terapeutica asportando in toto il cluster di microcalcificazioni evitando ulteriori interventi alla paziente.

Il macchinario ha un valore complessivo di 67.716,10 e rappresenta per l’Asst di Crema l’occasione per offrire un’appropriata attività di prevenzione in ambito senologico. Come ha spiegato il radiologo Mauro Padrenostro: “Questo strumento consente la biopsia di microcalcificazioni. Permette un campionamento maggiore di materiale e consente di escludere o confermare la diagnosi di carcinomi in situ. E’ un passo in avanti fondamentale, oggi indispensabile, per la diagnosi di queste patologie”.

Il tumore al seno

La patologia neoplastica mammaria in questi ultimi anni ha assunto per numerosità ed impatto clinico e sociale una rilevanza sempre più grande. La stima del Registro nazionale tumori è di 55 mila nuovi casi nell'anno 2021, percentualmente rappresenta il 30 per cento di tutti i tumori femminili, di gran lunga il più frequente nelle donne. Statisticamente una donna su 8 ha la probabilità di ammalarsi nell'arco della propria vita.

Nel nostro distretto sanitario cremasco ogni anno circa 220 donne ricevono una diagnosi di tumore della mammella e circa 150 portano a termine il percorso diagnostico e terapeutico presso la Breast unit cremasca.

La Breast unit di Crema

Inserita dal 2020 nei Centri di Senologia accreditati dalla Regione Lombardia, la ‘nostra’ Breast unit è una struttura multidisciplinare che consente la presa in carico delle donne con cancro al seno durante tutto il percorso di cura, dalla diagnosi alle cure palliative. Il team è composto da professionisti della radiologia, anatomia patologica, chirurgia senologica e plastica, oncologia, psico oncologia, radioterapia e medicina nucleare, fisiatria, genetica medica e cure palliative.

A fronte di un aumento costante dell'incidenza della malattia e della riduzione dell'età di insorgenza della patologia, il tasso di guarigione è progressivamente in aumento (88 per cento a 5 anni). Questo successo in termini di sopravvivenza e di guarigione completa è principalmente dovuto al percorso diagnostico terapeutico, che si esegue nelle Breast Unit. La presa in carico in queste strutture ha favorito una riduzione della mortalità pari al 18 per cento.

Equipe Breast unit, direzione e associazione popolare

La prevenzione

Passo fondamentale per questa attività è dato dalla prevenzione e dall'anticipo diagnostico che nelle strutture di radiologia consente l’avvio dell’intero percorso. L'identificazione di microcalcificazioni sospette in assenza di neoformazioni spesso è correlata al riscontro di carcinomi “in situ” non ancora aggressivi, ma che evolvendo potrebbero diventare infiltranti e molto più pericolosi. Il definire con sicurezza la natura di queste lesioni permette alle donne di evitare trattamenti chirurgici più demolitivi ed evitare trattamenti chemioterapici estremamente impattanti sulla salute fisica e psicologica.

Per questo è fondamentale avvalersi di questa strumentazione. Secondo Filiberto Fayer, referente della Breast Unit, “l’importante donazione di questo strumento ci consente di colmare un gap nella cura del tumore al seno che ci obbligava a fare riferimento ad altre strutture. Questo è un dono per le donne, che ora potranno essere comodamente curate presso la nostra struttura, senza dover ricorrere a spostamenti”.

Fayer e Padrenostro

Per il direttore generale Ida Ramponi, presente in conferenza stampa insieme al direttore socio sanitario Diego Maltagliati e al direttore sanitario Roberto Sfogliarini: “Questa donazione, che esprime la costante vicinanza della Associazione Popolare per Crema alla Asst, contribuisce al mantenimento della eccellente qualità delle prestazione del servizio della Breast Unit, sia in termini di accuratezza ed appropriatezza, che di prossimità delle cure.

Anche in questo caso, l’eccellenza dei professionisti, insieme alla vicinanza del territorio, garantiscono una qualità da preservare ed arricchire. Un grazie all’Associazione ed un grazie importante ai nostri professionisti”.

Quella di oggi, non è altro che una tappa di un percorso che l’Associazione Popolare Crema per il territorio ha inteso condividere con la struttura ospedaliera. Da sempre attento alle esigenze dell’Asst, l’ente presieduto da Giorgio Olmo ha in questa occasione inteso supportare l’acquisto di un macchinario utile alle donne che si trovano ad affrontare il delicato periodo della malattia, più precisamente della patologia neoplastica mammaria.

Un dono importante per l’ospedale, o meglio per la comunità intera, che consentirà alla struttura ospedaliera cremasca di eseguire biopsie e trattamenti diagnostico-terapeutici secondo le moderne linee guida adottate dai centri di senologia. Un passo avanti significativo per un’appropriata attività di prevenzione in ambito senologico. Come più volte dichiarato dallo stesso presidente Giorgio Olmo, l’intento dell’associazione è quello di camminare accanto all’Asst di Crema per valorizzare l’impegno dei sanitari, soprattutto dopo il difficile periodo del Covid, e garantire un migliore servizio alla città di Crema, alla nostra comunità.

L’associazione Popolare Crema per il territorio

L’Associazione Popolare Crema per il Territorio nasce nel 2000 con l’obiettivo di agire nell’interesse del tessuto sociale e civile di quello che in origine era il territorio di riferimento della Banca Popolare di Crema, l’istituto di credito fondato nel 1870 e oggi parte integrante del Banco BPM. Gli ambiti di intervento dell’Associazione spaziano dalle attività culturali in ogni loro espressione, dalla conservazione e la valorizzazione dei beni artistici, culturali, tutela ambientale, all’incentivazione dell’istruzione, delle conoscenze anche tecnico-professionali, al supporto di attività sportive, al consolidamento dell’assistenza sanitaria e delle categorie sociali deboli.

Svolge la sua opera nel Cremasco in collaborazione con il Banco BPM anche nelle parti del territorio ove sia opportuno offrire un sostegno per la conservazione, la valorizzazione e lo sviluppo delle tradizioni e delle esigenze della comunità cremasca. Da sempre supporta le attività dell’ospedale cittadino, contribuendo con importanti donazioni all’acquisto di strumentazione tecnologicamente avanzata utile alla diagnosi e alla cura delle più disparate patologie.

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