"Sportherapy" ha ufficialmente aperto i battenti: un progetto per l’inclusività e la conoscenza di sé

Tiro con l’arco, yoga e trekking: ecco il menù proposto al centro sociale ricreativo di via Cefalù

"Sportherapy" ha ufficialmente aperto i battenti: un progetto per l’inclusività e la conoscenza di sé
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E' l'unione di diverse discipline - tiro con l'arco, yoga e trekking - e permette a tutti di superare le proprie fragilità psichiche e migliorare la conoscenza del proprio corpo e di sé. Ha preso avvio nei giorni scorsi al centro ricreativo del Corriere della Sera di via Cefalù, a Milano, "Sportherapy", il progetto nato dal trittico di realtà operanti nel terzo settore, vale a dire Forum della solidarietà della Lombardia, A.c.s.i. Lombardia e Milano insieme a A.n.m.i.c. Milano, e che è rivolto a persone che presentano complessità lievi e moderate legate a difficoltà nei comportamenti e nella gestione delle emozioni nella vita quotidiana.

La giornata di Sportherapy

La giornata è stata scandita da momenti di aggregazione che hanno racchiuso, nel contempo, la possibilità di partecipare all’esperienza sportiva e di meditazione attiva in un contesto diverso dalla città. Un contatto diretto dunque con  la natura.

Subito c'è stata la colazione, un primo momento di conoscenza per tutti gli effettivi delle attività. Attività che sono poi cominciate al termine della conferenza stampa di presentazione di questa interessante progettazione e che sono ruotate attorno alle prove di tiro con l'arco e alla camminata di yoga. Terminato il pranzo, un canovaccio analogo è  stato proposto nel pomeriggio, quando ormai il gruppo si era più che consolidato.

 

I commenti delle istituzioni presenti

Presente all’incontro anche il presidente  del Comitato Regionale Coni Lombardia Marco Riva:

"Un meccanismo di inclusione che conferma come lo sport abbia risvolti positivi sulla mente. Ogni sportivo è parte integrante di un’orchestra che può dare vita a una gran bella sinfonia. Un grazie va  a chi ha lavorato a questo progetto e a chi lo ha ospitato, come la struttura di via Cefalù".

Paola Viziello, neuropschiatra nonché vice presidente del Forum (associazione capofila del progetto), ha spiegato che: "queste attività si inseriscono in un momento storico particolare scandito da disagio giovanile". Il focus, ha continuato Frisiello, è orientato giocoforza a "prendersi cura dei pazienti di difficoltà medio lievi". Claudio Bartelletti, presidente di Acsi, ha sottolineato "l’impegno sociale su cui si fonda questa idea".

Soddisfatti gli insegnanti di yoga, Marina, e tiro con l’arco,  Donato. I due maestri sono saliti in cattedra trovando di fronte a sé un gruppo che ha trovato il giusto affiatamento.

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