Dalle 9.30 alle 11

Reti anti piccioni in stazione a Cremona, arriva la protesta delle Iene Vegane

Gli attivisti si troveranno in presidio mercoledì 12 luglio per chiedere di fermare questo abuso

Reti anti piccioni in stazione a Cremona, arriva la protesta delle Iene Vegane
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Reti anti piccioni in stazione a Cremona, arriva la protesta delle Iene Vegane che annuncia un presidio di protesta per la giornata di mercoledì 12 luglio 2023.

Reti anti piccioni in stazione a Cremona

Da mesi presso la stazione ferroviaria di Cremona, si stanno perpetrando illeciti e maltrattamenti contro i piccioni. I volatili vengono chiusi all'interno delle reti antipiccione condannandoli a morte per fame e sete. Tempo fa, i nidi venivamo letteralmente distrutti e i cuccioli uccisi insieme ai loro genitori. Tutto questo è reato messo in atto dall'Amministrazione Comunale e dalla ditta incaricata dei lavori. Chiediamo di porre fine a questo orrore!

Arriva a Cremona la protesta del movimento Iene Vegane in merito all'installazione di reti-antintrusione posizione per allontanare i piccioni. Gli attivisti si troveranno in presidio mercoledì 12 luglio 2023 dalle 9.30 alle 11 davanti alla stazione ferroviaria di Cremona in via Dante 68 per chiedere di fermare questo abuso.

Ecco la ricostruzione di quanto avvenuto:

"Oltre ai lavori di abbattimento delle barriere architettoniche presso la stazione ferroviaria di Cremona era previsto il posizionamento di reti anti-intrusione per allontanare la colonia di piccioni che nidifica sotto le pensiline dei binari da almeno 2 decenni.

A febbraio comincia il posizionamento di prova e qualche giorno dopo fa un sopralluogo la Guardia Nazionale Protezione ambiente ed animali, si mobilitano inoltre l'associazione Iene Vegane ed attivisti di Cremona per chiederà attenzione e tutela dei nidi secondo la Lg. 157/92 agli organi competenti.

I primi di aprile comincia quindi il posizionamento, le uova sono state estratte dai nidi dall'impresa incaricata a proseguire i lavori di installazione reti, e posizionate in un giardinetto adiacente il fabbricato della stazione anche i pulli sono stati estratti (uno di questi salvato da una volontaria) e gli adulti allontanati.

Tutto ciò senza effettuare bonifica del luogo, i piccioni hanno nidificato per decenni e nelle canaline si trovano cadaveri e guano tutto ciò resterà nelle stesse e sotto vi posizionano le reti.

La guardia nazionale effettua un sopralluogo e di concerto con la polizia provinciale conviene con la committente RFI di lasciare varchi laddove vi fossero nidi. Nessuno effettua il monitoraggio dei nidi, per cui i piccioni volano via ma nel frattempo gli adulti depositano altre uova, la situazione si fa emergenziale per tutti: gli animali avendo a disposizione la superficie di tutta la rete sotto la pensilina possono sporcare in qualsiasi posto, rendendo la stazione difficile da gestire per il personale che se ne occupa, gli animali morivano ed uno di loro morendo sopra l'ingresso della polfer si decompone provocando nascita di larve che andavano a ricadere nell'ufficio della POLFER stessa.

Questo evento porta la chiusura degli uffici della Polfer per inagibilità, ufficio tra l'altro è considerato inagibile dal 2007 per comprovata fatiscenza del fabbricato. Viene quindi dichiarata emergenza sanitaria ed il sindaco emette ordinanza che obbliga RFI a chiudere i varchi.

Dall'ordinanza alla chiusura definitiva passano ancora 3/4 settimane e il 27 giugno scorso, di notte, l'impresa chiude i varchi, con pulli, nidi, adulti morti e vivi tutti imprigionati sotto la rete. A questo punto la mobilitazione è generale intervengono: Guardia Nazionale, Attivisti di Cremona, Iene Vegane, RLS di Trenord e operatori per la sicurezza e la salute dei lavoratori, poiché la situazione avrebbe potuto degenerare in un'aggravamento dell'emergenza sanitaria.

I primi giorni si vedevano pulli morti e scalpati dai fratelli nelle reti, l'intervento quindi va contro la Lg. 157/92, finché dopo il negato intervento di Carabinieri e Polizia provinciale, intervengono i Vigili del Fuoco.

Il loro intervento risulta decisivo in quanto impongono di aprire i varchi e permettere la fuoriuscita degli animali ad RFI, inoltre ricordano che i nidi non possono essere rimossi e che è di competenza dell'azienda impiegata per il posizionamento delle reti.

Al primo intervento risulterà necessario farne seguire un altro. In tutto sono stati liberati 3 pulli imprigionati nelle reti assegnati poi a volontari. Si tratta di interventi sempre molto impegnativi a causa delle reti e delle canaline stesse dalle quali passano cavi elettrici e per loro non sempre possibile intervenire.

Ora la situazione è "parzialmente" ripristinata, di animali imprigionati non ve ne sono ma fra poco comincerà il posizionamento delle reti sotto la pensilina dei binari 3/4".

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