I DATI ARPA LOMBARDIA

Qualità dell'aria, Cremona tra le città più inquinate d'Italia

Lo rivelano i dati diffusi da Legambiente in occasione della 54esima Giornata della Terra

Qualità dell'aria, Cremona tra le città più inquinate d'Italia
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La Pianura Padana è uno dei luoghi più inquinati d’Europa. Da inizio anno sono già otto le città italiane fuorilegge per le polveri sottili, avendo superato il limite previsto per il Pm10 di 35 giorni in un anno solare, con una media superiore a 50 microgrammi per metro cubo. Lo rivelano i dati sulla qualità dell'aria diffusi da Legambiente in occasione della 54esima Giornata della Terra. La città più inquinata d'Italia è Verona, seguita da Vicenza e Padova, ma nella triste classifica figura anche Cremona.

Qualità dell'aria i dati di Legambiente

“La cura e il benessere della Terra passano prima di tutto da una buona qualità dell’aria. Per avere un Pianeta con aria pulita e città più vivibili e sane, serve un impegno collettivo che coinvolga nella lotta contro lo smog, non solo le istituzioni, ma anche i cittadini. Non si può restare in apnea, respirare è vivere. Ognuno di noi può dare il suo contributo scegliendo una mobilità e un’alimentazione sostenibile e contribuendo a più verde urbano in città”.

È questo il messaggio che Legambiente ha lanciato ieri, 22 aprile 2024, in occasione della 54esima Giornata Mondiale della Terra promossa dalle Nazioni Unite, portando in primo piano il tema dell’inquinamento atmosferico che soffoca sempre più le città italiane minando anche la salute dei cittadini e quella del Pianeta.

dati diffusi da Legambiente tracciano, infatti, un quadro a dir poco preoccupante per la Pianura Padana. Sono 3 città venete quelle con la peggiore qualità dell’aria in Italia: si tratta di VeronaVicenza e Padova. Seguite da Frosinone, Venezia, Brescia, Torino e Cremona.

Ecco la classifica nazionale completa resa nota da Legambiente, che ha tenuto conto del limite giornaliero previsto per il PM10 (max. 35 giorni all’anno).

Regione Città Centralina
superamenti PM10 (gg)
Veneto Verona Borgo Milano 44
Veneto Vicenza San Felice 41
Veneto Padova Arcella 39
Lazio Frosinone Frosinone scalo (T.U) 38
Veneto Venezia Via Beccaria 36
Lombardia Brescia Villaggio Sereno 36
Piemonte Torino Grassi 36
Lombardia Cremona p.zza Cadorna 36

Qualità dell'aria in Lombardia

A conclusione del primo trimestre del 2024, anche i dati forniti da ARPA Lombardia sui livelli di particolato sottile (PM10) misurato dalle centraline dei capoluoghi di provincia hanno fornito un quadro impietoso della qualità dell’aria respirata dai cittadini lombardi, sia come media annua, sia come media giornaliera, i due parametri il cui confronto è importante per la corretta valutazione della qualità dell'aria.

Cremona tra le città più inquinate

Tra gennaio e marzo 2024, infatti, la concentrazione media di PM10 misurata in 6 capoluoghi su 10 è risultata eccedente il valore soglia (40 mg/mc) indicato dalla norma europea come media annua. L’aria peggiore si è registrata, nell’ordine, a Monza, Cremona, Brescia, Mantova, Lodi e Milano.

Situazione solo appena migliore a Bergamo e Pavia, mentre le città che se la passano un po’ meglio sono quelle pedemontane, di Como, Varese, Sondrio e Lecco. In ogni caso, nessuna di queste città ha fatto registrare valori inferiori a quelli previsti dalla nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria, che una volta entrata in vigore abbasserà la media annua a 20 mg/mc.

Altrettanto sconsolante è il dato relativo al numero di giorni in cui l’aria è risultata irrespirabile, facendo registrare valori superiori ai 50 mg/mc come media giornaliera. Due capoluoghi - Cremona e Brescia - alla data del 31 marzo hanno già sfondato il limite massimo di 35 giorni di aria irrespirabile all’anno fissato dalla direttiva, mentre altri 4 (nell’ordine: Milano, Monza, Mantova e Lodi) hanno quasi esaurito i giorni di ‘franchigia’ ammessi dalla direttiva.

In bilico anche Pavia e Bergamo, per queste due città è improbabile che l’anno si concluda senza il superamento della soglia, mentre le giornate di aria tossica sono decisamente meno per i capoluoghi insubrici e per quello valtellinese.

La concentrazione di NO2, un precursore del PM10 secondario, in Pianura Padana, domenica 21 aprile 2024 (ph.: Copernicus - ESA)

Il bilancio e la rete dei sindaci

Il ‘bilancio di medio termine’ della qualità dell’aria per il 2024 conferma per la Lombardia la distribuzione dei palmares di capoluoghi più inquinati non solo a quelli posti al centro dell’area metropolitana (Milano e Monza), con i loro irrisolti problemi di traffico urbano e autostradale, ma anche quelli che delimitano l’area agricola padana in cui si concentrano gli allevamenti intensivi: il quadrilatero tra Mantova, Brescia, Lodi e Cremona produce infatti oltre il 40% del latte, e il 50% della carne suina Made in Italy, grazie ad un patrimonio zootecnico che ha pochi eguali in Europa quanto a numero di capi.

“La notizia più importante di oggi è la creazione della Rete dei Sindaci Contro lo smog," dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. "Anche se, ci permettiamo di dire, questa alleanza arriva con qualche decennio di ritardo. Apprezziamo naturalmente lo sforzo fatto per creare un’alleanza, ma vorremmo sottolineare come le azioni per cui i Sindaci si impegnano, allo stato attuale, sono il 'minimo sindacale' per uscire dall’emergenza. Vorremmo vedere, da questo momento in poi, un’azione più incisiva nei confronti di Regione Lombardia, per portare in Europa fatti e risultati concreti nella lotta all’inquinamento dell’aria.”

Un estratto del patto appena firmato dai sindaci del bacino del Po dice: “(…) ci impegniamo a sostituire tutte le caldaie comunali a gasolio, a continuare a piantumare nuovi alberi, a promuovere misure volte a decongestionare i Comuni dal traffico veicolare, ad investire sul trasporto pubblico e ad incentivare l’uso di mezzi di spostamento più sostenibili. Siamo consapevoli, altresì, che le nostre forze, ma soprattutto le nostre risorse, non bastano e per questo chiediamo, con un’unica e forte voce, all’Italia e all’Europa di essere al nostro fianco in prima linea”.

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