FUMATA BIANCA

Papa Leone XIV: la gioia del vescovo Antonio dopo aver appreso la notizia

Le parole del Vescovo nei confronti del nuovo successore di Papa Francesco

Papa Leone XIV: la gioia del vescovo Antonio dopo aver appreso la notizia
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Dopo solo due giorni di conclave, nella serata di ieri giovedì 8 maggio 2025, i fedeli presenti a San Pietro e connessi da tutto il mondo hanno potuto assistere alla fumata bianca e ascoltare le parole del cardinale: "Habemus Papam", subito prima di conoscere Papa Leone XIV.

Eletto il nuovo Papa

Un'emozione unica quella vissuta ieri dai fedeli sparsi in tutto il mondo: l'elezione del nuovo Papa che ci accompagnerà per i prossimi anni. È stato scelto Robert Francis Prevost, classe 1955, di Chicago, negli Stati Uniti. Papa Leone XIV, così ha deciso di chiamarsi, entrato nell'Ordine di Sant'Agostino nel 1977, è il primo Papa nordamericano.

Papa Leone XIV
Papa Leone XIV

Le parole di Monsignor Napolioni

Lo aveva conosciuto personalmente in occasione della Visita ad limina dei vescovi lombardi il 30 gennaio 2024. Venire a conoscenza della sua elezione, apprendendo la notizia della fumata bianca mentre era in Seminario a Cremona, lo ha incredibilmente commosso.

"La gioia è stata immersa: – racconta a caldo monsignor Napolioni – la gioia della fede, la gioia della comunione ecclesiale, la gioia che nasce da questo bisogno di speranza che c’è nel mondo. Avere il segnale di una Chiesa unita, che senza troppe problematiche e discussioni ci ha regalato subito un nuovo successore di Pietro e di tutti i Papi che in questi ultimi decenni hanno segnato la nostra storia, ci riempie di consolazione.

Lui era il riferimento dei vescovi nel mondo, conosciuto, anche se aveva assunto da poco questo nuovo servizio. Ci fece subito una bella impressione la sua capacità di ascolto e di intesa sull’essenziale. E anche stasera abbiamo avuto tutti i sentori della sua umanità, della sua fede, delle parole chiave che con semplicità ha messo dentro il suo messaggio iniziale: quelle della pace, quelle della Chiesa che accoglie tutti, quelle della missione ma, soprattutto, quelle della fedeltà al Signore che è vivo e presente tra noi. Quindi anch’io sono disponibile e contento di poter vivere il resto del Giubileo e la vita che abbiamo davanti in comunione con colui che la Provvidenza ci ha donato, con tutti gli altri fratelli vescovi e con il popolo di Dio in questa Chiesa che, come lui stesso ha ripetuto, è una Chiesa sinodale: non per slogan, ma per fedeltà al mandato del Signore e ai segni dei tempi."

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