un viaggio tra le eccellenze

Laboratori e ricerca, l'eccellenza della Cattolica di Cremona

L'assessore regionale Alessandro Fermi in visita alla sede di Cremona dell'Università Cattolica per scoprirne le eccellenze nel campo dell'innovazione e della ricerca

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Nel cuore della pianura lombarda ricerca e innovazione incontrano il mondo della tradizione agricola e alimentare, all’interno della sede di Cremona dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Nato nel 1984 con l’inaugurazione della SMEA (Scuola Master in Economia del sistema Agro-alimentare), poi confluita nel 2005 nell’Alta Scuola in Management ed Economia Agro-alimentare, l’ateneo cremasco si è sempre distinto per la sua grande vocazione alla ricerca e all’innovazione. É in quest’ottica che giovedì 15 febbraio l’assessore regionale all’università ricerca e innovazione Alessandro Fermi ha scelto Cremona come seconda tappa del tour “Un viaggio fra le eccellenze. Università e Regione Lombardia si incontrano”, che lo porterà a visitare tutti gli atenei lombardi.

Il video della giornata

 I temi della visita alla Cattolica di Cremona

L'incontro ha offerto un'opportunità unica per esplorare da vicino l'ecosistema accademico dedicato a queste discipline e per discutere delle prospettive di sviluppo e collaborazione nel settore. Oggi l’offerta formativa della Cattolica di Cremona comprende: 2 Lauree triennali, 3 Lauree magistrali e 3 Master universitari; e gli spazi per la didattica sono integrati con i laboratori e le strutture destinate alla ricerca.

“Siamo orgogliosi per la qualità dei nostri programmi di ricerca - ha affermato il Pro-Rettore Roberto Zoboli, delegato al coordinamento e alla promozione della ricerca scientifica e della sostenibilità dell’Università Cattolica - Oggi in Italia abbiamo un picco di giovani che scelgono di proseguire e che desiderano svolgere percorsi di dottorato in ottica non solo di carriere accademico, ma anche al di fuori dell’Università, e noi cerchiamo di dare risposte a questa richiesta”.

L'Università Cattolica di Cremona si è sempre distinta per l'impegno nel promuovere la ricerca e l'innovazione soprattutto nel campo delle scienze agrarie, alimentari e ambientali, settori fondamentali per l'economia regionale e nazionale. La visita dell'assessore Fermi ha permesso di approfondire le iniziative e i progetti in corso presso la Facoltà, focalizzandosi sulle sfide e sulle opportunità che caratterizzano questo ambito così cruciale per lo sviluppo sostenibile.

“Come assessorato crediamo fortemente nel modello di università integrato con il territorio. Noi vogliamo continuare a sostenere gli atenei di provincia, perché siamo convinti che dove c’è un’Università c’è un fulcro per la crescita e uno stimolo per l’innovazione di tutto il tessuto produttivo. La crescita delle imprese è legata a doppio filo con la ricerca e l’innovazione che nasce all’interno dei nostri atenei” ha affermato l’assessore Fermi.

Ricerca e innovazione al centro del programma

Durante l'incontro, sono stati presentati numerosi progetti di ricerca promossi dall’Università che spaziano dall'agricoltura sostenibile alla Food Safety. Particolare attenzione è stata data poi al percorso di Dottorato Agrisystem, la scuola dedicata allo studio del sistema agroalimentare attraverso un approccio multidisciplinare che unisce le scienze agrarie con il mondo dell’economia e del management e quello della psicologia. L'assessore Fermi ha avuto modo di conoscere da vicino le tecnologie all'avanguardia utilizzate nei laboratori e negli impianti sperimentali, nonché di incontrare studenti e ricercatori impegnati in progetti di rilevanza nazionale e internazionale. Ha spiegato il Pro-Rettore Vicario Pier Sandro Cocconcelli, delegato al coordinamento dei progetti di internazionalizzazione dell’Università Cattolica.

“Il 20% dei membri della Facoltà di Scienze Agrarie fa parte del 2% dei Top Scientists di settore, e questo ci permette di collaborare a progetti e ricerche dei più grandi centri e istituzioni nel campo della Food Safety, come la FAO o l’EFSA (European Food Safety Authority). Inoltre è altissima anche la collaborazione con le imprese del territorio, nell’ultimo anno di 185 progetti commissionati, 134 sono nati da richieste di privati”

Particolare rilievo è stato dato alla collaborazione tra l'Università Cattolica di Cremona e le imprese del territorio nel campo dell'agroalimentare, con l'obiettivo di favorire lo sviluppo di prodotti e processi innovativi e di promuovere la competitività del comparto a livello globale. L'Assessore Fermi ha sottolineato l'importanza di sostenere e potenziare queste sinergie, che rappresentano un volano fondamentale per la crescita economica e il benessere delle comunità locali.

“Il sistema universitario lombardo nei prossimi anni si giocherà la propria sfida in base alla propria capacità di essere attrattivo. Per riuscire a vincere, perciò, dobbiamo continuare ad investire migliorando le nostre tecnologie, la parte di ricerca, e anche le nostre strutture in termini di campus e accoglienza. Per questo abbiamo intenzione di dedicare al settore universitario una parte importante dei fondi FESR” ha affermato in conclusione l’assessore Fermi.

I laboratori dell'Università Cattolica di Cremona

Se c’è un aspetto in cui l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona si distingue rispetto agli altri atenei lombardi è sicuramente il numero e la specificità dei suoi laboratori di ricerca. Luoghi in cui i dottorandi e gli studenti della facoltà di scienze e tecnologie alimentari possono confrontarsi con i dottorandi impegnati nei loro progetti sperimentali e di ricerca e vedere applicati nel concreto i concetti teorici appresi durante le lezioni. Una vocazione, quella dell’ateneo cremonese per la ricerca e l’innovazione, che ha potuto apprezzare anche l’assessore regionale Alessandro Fermi durante la sua visita, incontrando docenti e dottorandi che ogni giorno lavorano all’interno dei diversi laboratori della sede di Cremona.

La prima tappa della visita sono stati i laboratori di tecnologia agraria e alimentare. All’interno di questi laboratori, divisi in base alla tipologia di prodotto (carne, latte, produzioni dolciarie, ...). Ha spiegato il dottor Guillermo Garrido Duserm, tecnico presso i laboratori della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali.

“permettiamo ai ragazzi di mettere letteralmente le “mani in pasta”, utilizzando macchinari di ultima generazione per comprendere il ciclo di produzione degli alimenti e studiare i possibili risultati”

Questi laboratori inoltre sono anche sfruttati da alcune imprese e aziende che collaborano con l’Università, per realizzare sperimentazioni o test su alimenti di loro produzione, e per i quali richiedono l’assistenza di studenti e ricercatori.

Successivamente, l’assessore è stato guidato dalla prof.ssa Maria Luisa Callegari, ricercatrice della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, all’interno del laboratorio di Microbiologia; mentre la dottoressa Chiara Mussio, dottoranda della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, ha illustrato il funzionamento del laboratorio di Spettrometria di massa.

“Qui ci occupiamo di fare le analisi metabolomiche dei composti alimentari, ovvero di studiare e analizzare il profilo chimico dei composti alimentari. Questa tecnologia permette di fare correlazioni tra la composizione chimica e le condizioni climatiche o del territorio. Nel caso di prodotti alimentari difettosi ad esempio, possiamo capire quale metabolita ha causato il difetto e da cosa questo possa essere dipeso” ha spiegato Mussio.ù

Scienze alimentari e psicologia si incontrano

Infine, la visita dell’assessore si è conclusa nel laboratorio EngageMinds HUB, seguito dalla professoressa Guendalina Graffigna, docente ordinaria della Facoltà di Psicologia. All’interno di questo innovativo centro i ricercatori si occupano di studiare i comportamenti e le motivazioni inconsce che guidano le scelte dei consumatori. Nel tentativo di mappare e comprendere tutto ciò che non è direttamente osservabile riguardo il nostro rapporto con gli alimenti, le pubblicità, ma anche le fake news che riguardano il settore alimentare.

Una vera e propria fucina di innovazione quella che è stata realizzata all’interno del chiostro dell’ex convento Santa Monica, che contribuisce con i suoi studi alla crescita e allo sviluppo di tutto il territorio cremonese.

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