Enogastronomia

Il Cibo post Covid -19 e il progetto East Lombardy voluto (anche) da Cremona

Vendita, prenotazione, delivery e asporto per supportare i ristoratori e produttori della rete delle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova.

Il Cibo post Covid -19 e il progetto East Lombardy voluto (anche) da Cremona
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All’Auditorium Giorgio Gaber di Palazzo Pirelli a Milano si è tenuta ieri, lunedì 21 giugno, una Tavola Rotonda dal titolo Il Cibo Post Covid-19 alla presenza dei produttori, ristoratori e sindaci dei quattro territori di East Lombardy, progetto nato e voluto dalle città capoluogo di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova e dalle rispettive Camere di Commercio per promuovere in Italia e nel mondo il patrimonio enogastronomico dei quattro territori e il saper fare dei ristoratori e che ha ottenuto il riconoscimento di Regione europea della gastronomia nel 2017.

Il Cibo post Covid -19 e il progetto East Lombardy

Il focus della Tavola Rotonda era rivolto ai bisogni e alle aspettative dei consumatori nell’era post Covid, che secondo un'indagine IPSOS, pubblicata a marzo 2021, scelgono prodotti che riscoprano antichi sapori, che rispettino l’etica dei prodotti e prediligono l’acquisto direttamente dai produttori. Secondo queste indicazioni ne esce il profilo di cui East Lombardy si fa portavoce, sia dal punto di vista valoriale che dal punto di vista concettuale perché sono proprio quei valori, salubrità, naturalezza, gusto, filiera, che East Lombardy ha sempre proposto e che adesso, post pandemia, il cliente ricerca.

Sono questi i temi che anche il Sindaco Gianluca Galimberti ha sottolineato nel suo intervento:

“Viviamo una fase di grande attenzione all’ambiente. E East Lombardy è un progetto che punta sulla sostenibilità, mettendo al centro il buon cibo, l’etica del cibo, la sua sostenibilità, per valorizzare le nostre ricchezze e promuovere i nostri territori. All’interno di sei rinnovate responsabilità.

La prima è studiare e implementare per il mondo intero progetti di sviluppo sostenibile che diano cibo e cibo buono per tutti. in questo ambito ad esempio è cruciale valutare il rapporto tra processi industriali e processi non industriali, produzioni intensive e non intensive.

La seconda è declinare la questione qualità in scelte precise che riguardano punti essenziali come la tracciabilità, il packaging sostenibile e il rapporto cibo e salute.

La terza è investire nella ricerca, nell'innovazione e in corsi universitari e scuole professionali che sappiano sempre valorizzare la dimensione artigianale come risorsa da innovare. Le responsabilità che stiamo declinando si possono infatti assumere se investiamo su scienza, ricerca zootecnica e agroalimentare, studi economici, affiancando e ascoltando imprenditori capaci.

La quarta responsabilità è unire produttori e ristoratori in una filiera "etica" dei prodotti che sappia anche valorizzare la produzione locale e sostenibile, con rispetto delle biodivesità. La catena che dobbiamo costruire è questa: allevatori-produttori-ristoratori-consumatori-operatori turistici-ricercatori.

Ed ecco la quinta responsabilità: sulla base della forza del sistema, rinnovare un racconto delle nostre radici e dei valori identitari legati alla terra e al saper fare coinvolgendo la rete di operatori ma anche le nostre comunità: questo significa ritrovare antichi sapori e unire tradizione a innovazione, riscoprire modalità di produzione e innovarle anche per riscoprire noi stessi, la nostra storia e così presentare al mondo la bellezza di questa regione.

La sesta responsabilità infine è maturare una visione ed una completa consapevolezza degli obiettivi di transizione ecologica e ambientale all’interno dei quali anche la filiera agroalimentare deve porsi. Occorre pensare all’orizzonte 2020/2030 in tutte le politiche che si costruiscono e in particolare sui temi dell’ambiente e della sostenibilità. Ecco East Lombardy: un territorio che si presenta al mondo come punto di riferimento di bontà, innovazione, bellezza, buon vivere, di terra buona e cibo buono. Noi ci crediamo moltissimo”.

Esperienze di gusto

Ecco allora che East Lombardy si arricchisce di contenuti e conferma la voce dei suoi protagonisti, i ristoratori e i produttori, con un nuovo Manifesto: East lombardy è un luogo di consapevolezza e di responsabilità che unisce Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova e i loro territori nella selezione di esperienze di gusto attraverso l’identificazione di produttori e ristoratori che hanno fatto della sostenibilità’ una scelta di vita.

East Lombardy si rivolge a tutte quelle persone informate e attente che sono alla continua ricerca della qualità’ della materia prima nel rispetto della terra e delle condizioni di vita e salute degli animali. East Lombardy è un luogo di consapevolezza e di responsabilità che unisce Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova e i loro territori nella selezione di esperienze di gusto attraverso l’identificazione di produttori e ristoratori che hanno fatto della sostenibilità’ una scelta di vita. East Lombardy si rivolge a tutte quelle persone informate e attente che sono alla continua ricerca della qualità’ della materia prima nel rispetto della terra e delle condizioni di vita e salute degli animali.

E’ il saper fare dei produttori e ristoratori che permette di interpretare i valori di East Lombardy nella creazione di ricette capaci di unire tipicità’ e innovazione che fanno di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova una regione gastronomica unica al mondo. East Lombardy unisce produttori e ristoratori che si fanno garanti della cultura di un cibo sano, sostenibile che rispetta la biodiversità locale.

D’ora in poi East Lombardy si mette ancor più a disposizione degli operatori che hanno scelto di aderire al progetto da tanti punti di vista: sicuramente tramite strumenti digitali che sono fondamentali per aumentare la visibilità e la notorietà dei ristoratori e produttori, per sviluppare nuovi paradigmi e modelli di business (il nuovo sito è un vero e proprio strumento funzionale al loro servizio e al servizio dell’utilizzatore finale). Inoltre East Lombardy si affiancherà sempre di più ai suoi aderenti in termini di supporto, formazione e informazione.

Il convegno tenutosi a Milano, che ha messo in relazione ristoranti e produttori dando loro voce, è il primo punto di partenza per un confronto attivo sulle buone pratiche. Oltre al Sindaco Gianluca Galimberti vi ha partecipato anche l’Assessore al Turismo e City Branding Barbara Manfredini, affiancata dallo staff del Servizio Promozione, Informazione e Accoglienza Turistica del Comune. I produttori del nostro territorio erano rappresentanti da Mais Corvino s.r.l., da Leccornie Doc - Mostarde e dall’Azienda Agricola La Bredina, mentre il settore della ristorazione dai ristoratori di Le Scuderie, Al Quarto Terrazza Mediterranea e Il Violino.

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