Un bellissimo gesto

I calciatori della Cremonese in visita alla Pediatria del Maggiore, donate 40 uova di Pasqua

I giocatori Franco Vázquez, Leonardo Sernicola e Luca Zanimacchia hanno portato gioia e sorrisi ai bambini del reparto

I calciatori della Cremonese in visita alla Pediatria del Maggiore, donate 40 uova di Pasqua
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Un gesto che ha dimostrato ancora una volta quanto sia importante l'unione tra il mondo dello sport e quello della solidarietà.

I calciatori della Cremonese in visita alla Pediatria

Attimi di gioia al reparto di Pediatria dell'Ospedale Maggiore di Cremona grazie alla visita dei calciatori della Cremonese. Franco Vázquez, Leonardo Sernicola e Luca Zanimacchia si sono infatti presentati dai piccoli pazienti trascorrendo con loro dei momenti preziosi.

E non si sono presentati a mani vuote. Oltre agli autografi e ai selfie hanno portato quaranta fantastiche uova di Pasqua da regalare ai bambini e ai ragazzi molto felici per questa bella sorpresa. L'accoglienza calorosa è stata guidata dal direttore generale di Asst Cremona, Ezio Belleri.

I calciatori della Cremonese con le uova

L'unione tra sport e solidarietà

Insieme al direttore Belleri anche Gianluca Leggio, Gloria Vignati e Claudio Cavalli, rispettivamente direttore amministrativo, assistente di direzione e direttore della Pediatria aziendale. Medici e infermieri hanno accompagnato i tre calciatori della Cremonese in un percorso emozionante attraverso le stanze del reparto pediatrico dove hanno distribuito autografi, sorrisi e uova di cioccolato grigiorosse.

Due infermiere con alcune delle uova donate

Questa lodevole iniziativa è stata resa possibile grazie alla generosa donazione delle uova di cioccolato da parte del partner grigiorosso, Witor's. Un gesto che ha dimostrato ancora una volta quanto sia importante l'unione tra il mondo dello sport e quello della solidarietà.

Non è la prima volta che i giocatori della Cremonese si impegnano in attività benefiche a sostegno della comunità locale. Il calcio, infatti, non è solo competizione sul campo, ma anche un veicolo di valori positivi e di vicinanza alle persone che ne fanno parte. In questo caso, sono stati i campioni a dimostrare il loro impegno nel portare conforto e felicità ai giovani pazienti della Pediatria.

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