"L'ospedale del futuro"

"Hospital of the Future", il nuovo ospedale di Cremona ecosostenibile a visione 4.0 

Il modello Cremona presentato a Dubai.

"Hospital of the Future", il nuovo ospedale di Cremona ecosostenibile a visione 4.0 
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“Hospital of The Future”: come ripensare l’architettura per la salute. All’Esposizione Universale di Dubai presentato il modello Cremona.

Nuovo ospedale di Cremona

Sanità di Regione Lombardia ancora protagonista a livello internazionale, a Dubai, nel corso della settimana dedicata alla salute con una nutrita agenda di appuntamenti a latere dell'Esposizione Universale in corso.

La vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, Letizia Moratti, è intervenuta in collegamento da Milano al convegno 'Hospital of the future: how to re-think architectures for health'.

All'incontro, organizzato da Regione Lombardia, Fondazione Politecnico e Politecnico di Milano a Dubai, hanno partecipato tra gli altri anche il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, il direttore di Agenas, Domenico Mantoan e il vicerettore del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto.

"Ripensare le architetture per l'ambiente nella progettazione di quello che sarà l'ospedale del futuro - ha affermato la vicepresidente Moratti - è senz'altro una sfida affascinante. L'esperienza della pandemia Covid ci ha portato a ripensare quasi completamente la configurazione dei nostri ospedali, andando a progettare strutture diverse, inedite, dove la rimodulazione degli spazi potrà rappresentare un valore aggiunto per la sanità, con benefici per i cittadini e per le persone che vi lavorano".

"Come Regione Lombardia - ha aggiunto - portiamo a Dubai diverse esperienze in materia sociosanitaria, con la possibilità di presentare in particolare un progetto innovativo. È sostanzialmente questa la peculiare caratteristica del nuovo ospedale di Cremona. Una struttura chiamata a fornire concrete risposte in termini di slancio innovativo alle innumerevoli questioni sollevate dall'impatto dell'epidemia sulle strutture deputate all'erogazione dei servizi sanitari, oltreché sulla loro organizzazione".

"L'esempio più evidente di questo nuovo approccio - ha spiegato - è rappresentato dal percorso di progettazione e realizzazione del nuovo ospedale di Cremona, una città che è un vero e proprio gioiello di storia, cultura, architettura e famosa nel mondo per la produzione di violini, dal 2012 entrata a far parte del patrimonio Unesco. Un territorio che è una vera e propria eccellenza in campo agroalimentare. Per questo, per la prima volta in Italia, ci affideremo al progetto che risulterà vincitore da un concorso internazionale. Ciò al fine di valutare la qualità del progetto e non la qualifica del progettista".

"Fra i temi oggetto di sviluppo nella fase di scelta del modello tipologico, ora in fase di start-up - ha proseguito - avranno particolare rilievo specifici punti. Tra questi, la qualità del progetto architettonico misurata anche in termini di compatibilità con il contesto ambientale e di dialogo con le importanti, e assai prossime all'area ospedaliera, testimonianze rappresentate dal patrimonio storico-artistico di Cremona. Inoltre, la sostenibilità da perseguirsi con l'utilizzo di sistemi ed impianti ad altissima efficienza, basso consumo e minime emissioni, nonché di materiali naturali e riutilizzabili.

"Sarà inoltre fondamentale la flessibilità - ha detto la vicepresidente - intesa sia come facile adattabilità delle configurazioni spaziali interne, sia come costante e facile modificabilità dell'edificio, sarà un tratto fortemente connotante il progetto. L'incertezza determinata dalla imprevedibilità delle future evoluzioni in ambito sanitario, la crisi pandemica ancora in atto ne è prova inconfutabile, costituisce fondamentale input che darà al progetto un'impronta marcatamente future-focused. Infine, è previsto il ricorso a tecniche di healing environment, per la configurazione di un ambiente fisico e una cultura organizzativa che sostenga i pazienti e le famiglie nell'intero percorso clinico e assistenziale".

"Il tessuto che caratterizza la città e il fatto che l'ospedale di Cremona sarà un modello ecosostenibile in un'accentuata armonia ambientale - ha aggiunto - ci porta ad affrontare un'ulteriore sfida che porti a un'affascinante sinergia tra sanità, architettura, ambiente, territorio".

"L'esempio del nuovo ospedale di Cremona - ha concluso la vicepresidente Moratti - rappresenta il contributo di Regione Lombardia offerto come modello di innovazione e visione del futuro in ambito sociosanitario. Da questo interessante incontro ci aspettiamo utili spunti in grado di approfondire esperienze e idee da mutuare concretamente nei nostri territori".

Architettura ecosostenibile a visione 4.0

«Ascoltare la Vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti - collegata con Dubai – citare Cremona e il futuro Ospedale come l’esempio evidente di un nuovo approccio di progettazione architettonica ecosostenibile a visione 4.0 è stato entusiasmante – afferma Giuseppe Rossi (Direttore generale ASST di Cremona). Pensare che Cremona e il nuovo Ospedale possano diventare un modello da seguire è al contempo motivo di orgoglio e una grande motivazione a lavorare al meglio delle possibilità, insieme alla Città e ai suoi massimi rappresentanti».

«Ricordo che il percorso intrapreso per la realizzazione del Nuovo Ospedale di Cremona è quello del concorso internazionale: ad essere valutata sarà la qualità del progetto e non la qualifica del progettista. Questo – continua Rossi - consentirà di mettere a confronto le migliori proposte prodotte dalle più qualificate professionalità presenti sul mercato internazionale».

«Come ha ricordato la Vicepresidente Moratti – che ringrazio per il sostegno e l’impegno profusi con estrema concretezza a favore di questo territorio - è la prima volta che accade in Italia. Non solo - precisa Rossi. La struttura Cremonese sarà anche la prima in Lombardia ad essere costruita nell’era post Covid-19: l’esperienza della pandemia ci consentirà di realizzare un ospedale flessibile e modulare capace di adattarsi alle esigenze anche epidemiologiche. Il progetto sarà funzionale a riqualificare l’intera area attraverso la creazione di un vero e proprio Parco della salute; un ecosistema fatto di verde, acqua, percorsi e servizi di supporto alle attività sanitarie, consegnati alla libera fruizione della comunità».

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