Attenzione ai fragili

Febbre West Nile: cresce l'allarme anche nel cremonese dove alcune zanzare sono positive al virus

Come sempre è importante agire sulla prevenzione, evitare ristagni di acqua e usare sempre le zanzariere

Febbre West Nile: cresce l'allarme anche nel cremonese dove alcune zanzare sono positive al virus
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Massima attenzione per l'allarme West Nile Virus. Segnalati casi di zanzare positive in provincia di Brescia, Mantova come anche a Cremona.

Le prime segnalazioni

Non sono stati ancora registrati casi confermati nell’uomo, solo le segnalazioni della positività di alcuni insetti ai primi di luglio. Contemporaneamente è stata trovata un’altra positività in provincia di Mantova dove ci sono due casi sospetti sull'uomo. Nel cremonese c'erano dei sospetti ma sono stati smentiti.

A causa del grande caldo, si è riscontrato un anticipo sulle positività rispetto agli altri anni. La preoccupazione scaturisce dal fatto che per questo virus non esistono vaccini o terapie specifiche quindi è di estrema importanza agire sulla prevenzione.

Le parole del dottor Luigi Vezzosi

Il dottor Luigi Vezzosi, dirigente medico dell’Uos Prevenzione Malattie Infettive dell’Ats ValPadana ha dichiarato : “Abbiamo allertato i medici delle cure primarie in data 7 luglio per avvisarli della circolazione del virus nelle zanzare, che solitamente anticipa i casi umani, ed è scattata quindi la sorveglianza sui donatori di sangue e sugli eventuali trapianti d’organo”

Luigi Vezzosi
Il dottor Luigi Vezzosi

Il medico suggerisce inoltre alcune per prevenire il contagio, bisogna evitare i ristagni di acqua e in quei casi coprire maggiormente le zone del corpo esposte. Altro consiglio è quello usare repellenti e di scegliere vestiti chiari per facilitare l’individuazione degli insetti.

 “Se possibile, meglio dotare case di zanzariere, o evitare di tenere le finestre aperte se si ha un climatizzatore” continua Vezzosi.

L'importanza di monitorare le patologie infettive

Due anni e mezzo di pandemia ci hanno insegnato quanto è fondamentale il monitoraggio della situazione epidemiologica relativamente a tutte le patologie infettive.

Per ogni caso sospetto viene svolto un controllo epidemiologico per capire se ci sono altri familiari positivi, viene inoltre verificato come per il covid agli inizi se il paziente ha viaggiato per essere certi che non abbia contratto il virus altrove. Tutto questo acquista ancora più importanza tenendo in considerazione il caso di febbre Dengue riscontrato poco fa sul Bresciano.

Inoltre vengono controllate tutte le sacche di sangue e gli eventuali organi donati. In pronto soccorso i medici sanno che di fronte ad alcuni sintomi specifici non si può escludere il West Nile.

Attenzione per gli anziani e per i fragili

Il virus è asintomatico nell’80% dei casi. In circa il 19% si presentano febbre, cefalea, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e manifestazioni cutanee ma si risolve in pochi giorni. L'attenzione è rivolta particolarmente nei confronti degli anziani e dei soggetti fragili.

L’1% degli infetti può riscontrare febbre elevata, cefalea intensa, una debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi visivi, torpore, convulsioni, paralisi e coma. In casi ancora più gravi può provocare una forma di encefalite” ha concluso il dottor Vezzosi.

 

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