Intervista esclusiva al Prefetto

"Dito allarme", esercizi commerciali più sicuri a Cremona e provincia: premendo un pulsante scatta l'allarme alle Forze dell'Ordine

A seguito della sottoscrizione del Protocollo d'Intesa fra Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, CNA, Libera Associazione Artigiani Crema e Federfarma

"Dito allarme", esercizi commerciali più sicuri a Cremona e provincia: premendo un pulsante scatta l'allarme alle Forze dell'Ordine
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A seguito della sottoscrizione del Protocollo d'Intesa stipulato nel corso della giornata di giovedì 30 gennaio 2024 finalizzato all'aumento della sicurezza per i piccoli/grandi esercizi commerciali in provincia di Cremona, il Prefetto Antonio Giannelli - intervistato da Prima Cremona - ha sottolineato quanto questo piccolo passo sia importante per l'intera comunità.

Protocollo d'Intesa a Cremona

Negli ultimi giorni abbiamo riportato la notizia della sottoscrizione del Protocollo d'Intesa che riguarda il sistema di Video-allarme anti rapina stipulato grazie alla partecipazione di diverse associazioni presenti sul nostro territorio.

Si tratta quindi di un accordo realizzato per massimizzare la diffusione e lo sviluppo operativo del sistema di video-allarme anti rapina.

Ma di cosa si tratta concretamente?

Video-allarme anti rapina

La realizzazione di questo progetto rappresenta un grande passo avanti per la comunità, garantendo maggiore sicurezza per i cittadini e per i piccoli commercianti che troppo spesso hanno a che fare con episodi di criminalità, come ad esempio: furti e rapine.

Questa installazione permetterà alle Forze dell'Ordine di entrare in azione prontamente sul posto, affrontando e fermando i malviventi.

Concretamente si tratta dell'installazione di alcuni sistemi tecnologici che consentono l'intervento dei soccorsi grazie ad un piccolo pulsante posizionato all'interno dell'esercizio commerciale.

Il commerciante dovrà quindi solo premere il pulsante ed attendere l'arrivo tempestivo delle Forze dell'Ordine, che siano Carabinieri o agenti della Polizia.

Una fitta rete per la sicurezza provinciale

Le varie associazioni, che prenderanno parte alle numerose riunioni organizzate dal Prefetto di Cremona,  sono:  Confcommercio-Imprese per Italia Cremona, la Confesercenti della Lombardia Orientale-Sede territoriale di Cremona, la Confartigianato Imprese Cremona, la Confederazione Nazionale Artigianato della piccola e media impresa di Cremona, la Libera Associazione Artigiani Crema, la Federfarma Cremona - Associazione titolari di farmacia della provincia di Cremona.

Queste creeranno una fitta rete che permetterà l'installazione del sistema di video-allarme anti rapina. La spesa economica verrà inoltre coperta, in parte, dallo Stato. Il restante potrà essere suddiviso tra imprese e associazioni (dove possibile).

"Un passo avanti per la comunità"

Nella mattina di oggi, giovedì 6 febbraio 2025 il Prefetto di Cremona Antonio Giannelli ha rilasciato una breve intervista a Prima Cremona. Questo per mostrare la sua vicinanza alla comunità e per evidenziare quanto sia importante per lui garantire maggiore sicurezza per i cittadini.

Come verrà applicato nella quotidianità?

"Innanzitutto il protocollo è una dichiarazione che è stata fatta da tutte le associazione. L'innovatività di questo protocollo è nata dal fatto che non era stato sottoscritto da tanti anni, abbiamo inserito un po' tutte le categorie cercando di coinvolgere tutti. Si caratterizza per avere una potenziale estensione davvero significativa e poi perché subito dopo noi abbiamo convocato una riunione della cabina di regia per supportare le associazioni e le categorie aderenti per fare in modo che poi possano effettivamente procedere all'installazione di questi sistemi."

"La sfida è questa, la firma del protocollo è sicuramente importante ma la vera sfida è riuscire a coinvolgere gli esercenti. Noi, attraverso le forze di polizia ma anche attraverso la Prefettura, siamo disponibili a partecipare a queste riunioni discutendo concretamente. Questa è una impostazione che ho cercato di dare fin dal mio arrivo, poche chiacchiere ma fatti concreti."

Di cosa si tratta?

"Non è una telecamera che riprende le immagini che poi dopo possono essere eventualmente utilizzate. È un sistema che, con un collegamento di allarme diretto - che sia con Polizia o Carabinieri - premendo un pulsante scatta l'allarme alle Forze dell'Ordine. Le quali ovviamente possono convergere sull'obbiettivo nel minor tempo possibile e questo ha un'efficacia significativa. Non solo rappresenta una sicurezza maggiore ma è una tutela anche per gli operatori che lavorano all'interno delle strutture."

"Questo permette di elevare e di stringere una rete che si ricollega al sistema di videosorveglianza pubblica riuscendo ad essere un utile deterrente. Si chiama 'un dito allarme', sostanzialmente si può spingere un bottone e la segnalazione viene ricevuta nell'immediato."

Quanto tempo ci vorrà per riuscire a costruire questa fitta rete?

"Dipende molto dalle associazioni e dalla capacità che avranno a far comprendere ai singoli associati che questa è una cosa importante. Ogni attivazione di questo tipo di sistema ha anche dei costi. Dei costi che ovviamente sono utili, è un investimento sulla propria attività. Per la metà, circa, è a carico dello Stato , per l'altra metà so che ci sono delle associazioni che si stanno muovendo anche attraverso canali propri per favorire un finanziamento agevolato."

"Noi abbiamo già fissato una riunione con la cabina di regia, questi sono dei bei strumenti però poi bisogna farli funzionare. A marzo faremo la riunione per vedere quanti, per ogni associazione, hanno partecipato per poi essere di supporto. Vorrei sottolineare che quando scattano questi allarmi le forze di polizia sono tenute ad intervenire rapidamente, quindi da parte dello Stato c'è un impegno notevole. Quindi maggiore è la partecipazione, maggiore è la copertura. "

Ottenendo un numero maggiore di partecipanti potrebbe incrementare il numero degli interventi sparsi sul territorio, cosa pensa a riguardo? 

"Io mi auguro che si coinvolgano anche gli istituti di vigilanza privati. Noi abbiamo tantissime risorse che vanno messe in rete. Quelle che noi banalmente chiamiamo le guardie giurate sono una risorsa importantissima, non a caso il decreto di guardia giurata viene firmato dal prefetto. Non per svolgere le attività delle forze di polizia che ovviamente svolgono un compito diverso, ma sono degli occhi vigili. Queste sono le forme di prevenzione intelligenti."

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