TRA CREMONA E CASTELVETRO

Dal fiume Po affiora il cranio di un cervo megacero: risale a circa 180-200mila anni fa

A trovarlo due pescatori che hanno notato affiorare il reperto dalle acque del grande fiume

Dal fiume Po affiora il cranio di un cervo megacero: risale a circa 180-200mila anni fa
Pubblicato:

Il cranio di un cervo megacero affiora dal fiume Po: il ritrovamento da parte di due pescatori tra le province di Cremona e Piacenza.

Ritrovato nel fiume Po il cranio di un cervo megacero

Il fiume Po, custode di innumerevoli segreti e testimonianze del passato, ha restituito un altro reperto preistorico. Dopo i rinvenimenti di Paus e Acamar, crani di uomini antichi, ora è emerso il teschio di un cervo megacero, arricchendo ulteriormente il patrimonio archeologico della zona.

Il ritrovamento è avvenuto lungo le sponde del Grande Fiume, precisamente tra le province di Cremona e Piacenza, tra Castelvetro e Monticelli, grazie a due pescatori che hanno notato l'affiorare del reperto e lo hanno prontamente recuperato.

Dopo aver contattato le autorità competenti, il cervo megacero è stato affidato al Museo Geologico di Castell'Arquato, dove sarà oggetto di studio e conservazione. Il direttore del museo piacentino, Carlo Francou, ha spiegato che è stato avviato un iter per gli accertamenti necessari in casi simili, incluso uno studio in collaborazione con l'Università di Milano al fine di determinare con precisione l'età del reperto.

Al momento, l'ipotesi più accreditata colloca il ritrovamento a circa 180-200 mila anni fa. Una scoperta che non solo arricchisce il nostro sapere sulla storia antica della regione, ma testimonia anche il ruolo cruciale dei fiumi nel preservare e restituire al mondo le tracce del passato.

Non solo il teschio di cervo megacero

Il teschio di cervo megacero è solo l’ultimo ritrovamento archeologico affiorato dal fiume Po. Diversi sono i reperti di diversi animali rinvenuti negli ultimi mesi: bisonti, elefanti, mammut, rinoceronti e lupi. Ora si trovano custoditi all’interno del Museo Naturalistico Paleoantropologico di San Daniele Po, in provincia di Cremona. Nel museo si trova anche il femore di un elefante e l’osso frontale di un uomo di Neanderthal.

Nel mese di luglio dello scorso anno inoltre, è stato ritrovato anche un cranio umano arcaico, composto dalle due ossa parietali e dall'osso occipitale, restituito dal fiume in secca. A rinvenirlo era stato il sindaco di San Daniele Po nonchè professore all'Università di Parma, Davide Persico.

 

Seguici sui nostri canali