Crema e Kiev unite dalla chirurgia: un ponte di competenze tra ortopedia e riabilitazione
Medici e fisioterapisti ucraini in visita all’ospedale Maggiore di Crema per uno scambio formativo nella chirurgia protesica della spalla

Crema e Kiev unite dalla chirurgia: medici e fisioterapisti ucraini in visita all’ospedale Maggiore di Crema per uno scambio formativo nella chirurgia protesica della spalla. Un incontro segnato dalla condivisione di tecniche, valori e umanità.
Medici ucraini a Crema
Nei giorni scorsi l’ospedale Maggiore di Crema ha ospitato una delegazione di professionisti sanitari provenienti da Kiev, con l’obiettivo di condividere esperienze e conoscenze nel campo della chirurgia protesica della spalla. Un’esperienza intensa, nata dal desiderio di crescita reciproca, che ha permesso a chirurghi e fisioterapisti ucraini di osservare da vicino le tecniche italiane più aggiornate, in un contesto ospedaliero d’eccellenza.
In sala operatoria per imparare da vicino
La visita si è svolta sotto la supervisione dell’equipe di ortopedia guidata dal dottor Alberto Agosti. I professionisti ucraini – il chirurgo Oleksandr Kosyakov, la fisioterapista Iryna Reshetnikova e il docente universitario Vadym Lutsyshyn – hanno potuto assistere a un intervento di impianto di protesi di spalla, oltre che osservare il decorso post-operatorio di due pazienti: uno a sei giorni dall’operazione, l’altro a quaranta.
Opportunità di crescita condivisa
“Siamo felici di aver accolto questi colleghi a Crema – ha commentato Agosti –. Crediamo fermamente che ogni scambio culturale e professionale sia un’occasione di arricchimento reciproco. Speriamo che quanto appreso oggi possa risultare utile, soprattutto considerando le difficoltà che l’Ucraina sta vivendo a causa del conflitto in corso. Il loro impegno a formarsi nonostante le difficoltà è un segnale forte di dedizione al proprio popolo”.
Tecnologia, dettagli e attenzione al paziente
Dal canto suo, il primario Kosyakov ha espresso grande gratitudine per l’esperienza:
“Questa mattinata a Crema è stata arricchente: grazie per la bella accoglienza. Abbiamo notato un diverso approccio al paziente, curato fin nei minimi dettagli, e un uso molto efficace della tecnologia in sala operatoria. Sono aspetti che, sebbene possano sembrare piccoli, fanno la differenza nel risultato finale”.
La riabilitazione precoce
Un altro elemento centrale dell’incontro è stato il confronto sulle modalità di riabilitazione.
“In Ucraina – ha spiegato la fisioterapista Reshetnikova – iniziamo la fisioterapia dopo circa sei settimane. Qui ho potuto vedere l’efficacia della riabilitazione precoce, già a sei giorni dall’intervento, con benefici evidenti per il recupero del paziente”.
La specialista ha inoltre sottolineato l’importanza di una corretta gestione del dolore post-operatorio: “Una terapia antalgica efficace consente di avviare prima la fisioterapia, con vantaggi concreti”.
Medicina e valori, anche in tempo di guerra
“La guerra ha cambiato molte cose – ha concluso Kosyakov – ma non i valori che ispirano il nostro lavoro ogni giorno: la centralità del paziente e la volontà di migliorare sempre”.
Anche il docente Vadym Lutsyshyn ha ribadito l’importanza di mantenere attiva la formazione accademica, anche in tempi difficili: “Tra i giovani professionisti c’è grande desiderio di crescere, di migliorare la conoscenza della lingua inglese e di aprirsi al confronto internazionale”.
(Foto di copertina: la delegazione ucraina con il direttore Agosti e il medico Federico Terribile)