SANITA'

Chirurgia vascolare d’avanguardia: protesi "su misura" salvano due pazienti all’Ospedale di Crema

Due interventi pionieristici con dispositivi endovascolari personalizzati: un successo frutto di tecnologia, competenze e lavoro di squadra

Chirurgia vascolare d’avanguardia: protesi "su misura" salvano due pazienti all’Ospedale di Crema
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In pochi giorni a Crema sono state realizzate due endoprotesi customizzate per escludere aneurismi dell’aorta addominale: gli interventi sono stati eseguiti con successo su una paziente over 80 e su un paziente over 60.

Protesi uniche, progettate per ogni paziente

Due interventi di chirurgia vascolare ad alta complessità hanno segnato un importante traguardo all’Ospedale Maggiore di Crema. Grazie all’impiego di protesi aortiche personalizzate, realizzate su misura per ogni paziente, è stato possibile trattare con successo due casi di aneurisma dell’aorta addominale, patologia potenzialmente letale.

A fare la differenza è stata l’utilizzazione di dispositivi non standard, ma progettati appositamente per rispondere all’anatomia e alle esigenze cliniche dei singoli pazienti. Le due protesi endovascolari “made in Crema” sono state impiantate con successo su una donna over 80 e un uomo over 60, entrambi affetti da aneurismi complessi.

"Si tratta di protesi completamente personalizzate", spiega il dottor Luca Boccalon, direttore della Chirurgia Vascolare, "cucite su misura in base a forma, dimensione e specificità della patologia da trattare".

Un risultato che rappresenta una prima assoluta per la sala operatoria dell’ospedale cremasco.

Tecniche mininvasive

Gli interventi sono stati eseguiti per via endovascolare, una tecnica mininvasiva che consente di introdurre la protesi attraverso un catetere inserito nell’aorta. Questo approccio ha permesso di escludere l’aneurisma dal circolo sanguigno senza dover ricorrere a un intervento chirurgico tradizionale, ad alto rischio soprattutto nei pazienti anziani.

Nel primo caso, l’età avanzata e le condizioni cliniche avrebbero reso impossibile l’uso di protesi standard. Nel secondo, una protesi fenestrata (dotata cioè di fori per l’inserimento di stent) ha permesso di trattare anche le arterie viscerali, salvaguardando la perfusione degli organi vitali come reni e intestino.

Tecnologia a supporto della sanità pubblica

Un ruolo chiave nel successo degli interventi lo ha giocato la nuova strumentazione radiologica in dotazione al reparto. Il portatile per radioscopia, recentemente donato all’ospedale dall’Associazione Popolare Crema per il Territorio e dal Banco BPM, ha garantito immagini di alta qualità anche durante procedure particolarmente complesse.

"Una tecnologia -sottolinea Boccalon- che aumenta la precisione e la sicurezza degli interventi, innalzando il livello delle cure offerte ai cittadini".

Approccio multidisciplinare

Fondamentale anche l’approccio multidisciplinare che ha visto collaborare chirurghi vascolari, radiologi interventisti e anestesisti.

"Il successo di queste operazioni –conclude Boccalon– è il frutto di un lavoro corale, reso possibile dalla collaborazione tra professionisti di alto livello, capaci di condividere conoscenze e operare in rete. Un ringraziamento speciale ai direttori Angelo Spinazzola (radiologia) e Guido Merli (anestesia) e a tutta l’équipe coinvolta".

(Foto di copertina: Equipe della chirurgia vascolare, radiologia interventistica e anestesia)

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