Filantropia

Aperti Sempre: una nuova visione dell'oratorio per adolescenti e famiglie

Il progetto cremonese finanziato dal bando Porte Aperte di Fondazione Cariplo punta a rivitalizzare gli spazi aggregativi attraverso cinque azioni concrete

Aperti Sempre: una nuova visione dell'oratorio per adolescenti e famiglie
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Una rete di luoghi accoglienti dove i ragazzi possono costruire relazioni significative, studiare, giocare e crescere insieme: gli oratori si confermano spazi vitali per le giovani generazioni, meritevoli di sostegno e valorizzazione. È questo il cuore del bando "Porte Aperte", la cui seconda edizione è stata presentata il 24 febbraio a Milano durante un evento che ha visto la partecipazione di oltre 200 persone impegnate nel settore educativo. L'iniziativa, promossa da Fondazione Cariplo in collaborazione con la Fondazione Peppino Vismara e le 16 Fondazioni di Comunità, mira a rispondere ai bisogni educativi e di socializzazione dei giovani.

"La rete degli oratori è ancora viva e va sostenuta. Sono luoghi che offrono a tutti i ragazzi, anche ai più fragili, occasioni per costruire relazioni importanti e per vivere esperienze fondamentali per la loro crescita - ha commentato Giovanni Azzone, presidente di Fondazione Cariplo - I progetti che sono partiti hanno mostrato quante opportunità e attività gli oratori possono offrire: dall'aiuto nello studio, alla realizzazione di laboratori su tematiche che ai ragazzi interessano, come il gaming o il videomaking. Per rendere attrattivi questi luoghi per i ragazzi dobbiamo strutturare iniziative che toccano le loro corde."

Dopo il successo della prima, al via la seconda edizione

La prima edizione ha già ottenuto risultati significativi: oltre 3,2 milioni di euro a sostegno di 50 progetti, coinvolgendo 271 oratori. Si stima che al termine delle attività saranno coinvolti più di 59.000 giovani e 15.000 adulti tra animatori, educatori e volontari. La grande partecipazione ha superato le aspettative, portando all'incremento della dotazione iniziale.

"Questi temi sono cari alla Fondazione Peppino Vismara - ha spiegato il presidente Paolo Morerio, - e costituiscono sicuramente linee di intervento prioritarie, ma la vicinanza agli oratori della Diocesi di Milano ed il sostegno alle iniziative educative, animative e socializzanti che vi vengono realizzate rappresentano per noi un campo d'intervento 'tradizionale' a cui negli ultimi 20 anni abbiano destinato importanti risorse, seguendo in questo le orme del nostro fondatore."

Per il 2025, il nuovo bando è ora aperto con un budget di 2,3 milioni di euro, destinato a enti della Lombardia e delle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola. La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata al 16 aprile 2025.

Aperti Sempre

Il territorio cremonese risponde alle sfide educative contemporanee con "Aperti Sempre: partecipare, accogliere, progettare insieme", un'iniziativa ambiziosa finanziata dal bando Porte Aperte di Fondazione Cariplo. Il progetto nasce da una consapevolezza chiara: l'oratorio del futuro deve trasformarsi da semplice spazio fisico a comunità attiva e partecipativa, capace di rispondere alle nuove esigenze di adolescenti e famiglie. L’obiettivo è quindi quello di creare "un oratorio come spazio aggregativo vitale e creativo che è il risultato di una comunità che lavora insieme, aperta alle sfide e agli interrogativi che i ragazzi pongono agli adulti".

Le fragilità del contesto e gli effetti sugli adolescenti

L'analisi di partenza identifica diverse fragilità del contesto. In primo luogo, la presenza di numerose piccole realtà in un'area geografica limitata, che un tempo godevano di un forte senso di comunità ma oggi soffrono per mancanza di risorse e aumento delle complessità che coinvolgono le famiglie. Poi la mancanza di un "baricentro aggregativo forte" e la conseguente difficoltà nel fare rete tra le diverse realtà che coinvolgono preadolescenti e adolescenti. Gli effetti sono preoccupanti: dalla perdita di conoscenza dei bisogni degli adolescenti alla chiusura degli spazi aggregativi, fino al sovraccarico di chi è già impegnato nelle attività oratoriali.

Cinque azioni concrete per rivitalizzare la comunità

Per rispondere a queste sfide, "Aperti Sempre" si articola in cinque azioni concrete. La prima, intitolata "Partire dai ragazzi: conoscere di più, conoscere meglio", prevede un'ampia ricerca-azione per acquisire consapevolezza sulla condizione di benessere o malessere dei giovani attraverso dati, interviste e focus group. Fase che culminerà con un report finale e un evento di presentazione.

La seconda azione, "Ripartire dalla comunità: sostenere l'esistente", si concentra sul miglioramento dell'efficacia delle attività già in corso, aumentando il tempo di apertura degli oratori con presenze adulte significative e potenziando esperienze come i campiscuola estivi e invernali. Particolare attenzione viene data alla formazione degli animatori per aumentare la capacità di inclusione dei ragazzi più vulnerabili.

Sviluppare nuove opportunità e competenze

La terza azione, "Sviluppare comunità", punta a dare continuità alle proposte per adolescenti attraverso attività attrattive diversificate: dalla realizzazione di un cortometraggio alle uscite sul territorio, dalle esperienze di festa in oratorio alla formazione per l'inclusione di ragazzi diversamente abili. Si prevedono inoltre un doposcuola per preadolescenti e uno spazio di ascolto per adolescenti e famiglie.

La quarta azione, "Riconoscere, potenziare, mettere in circolo competenze", si focalizza sulla formazione, con incontri specifici per adolescenti, genitori ed educatori su tematiche educative e relazionali. L'obiettivo è sviluppare competenze spendibili in una nuova organizzazione dell'oratorio e creare riferimenti stabili per le famiglie.

Verso un nuovo modello di oratorio

L'ultima azione, "Comunità di comunità: diventare rete", rappresenta forse la sfida più ambiziosa: aumentare le risorse presenti nell'oratorio, sviluppare partecipazione, migliorare la comunicazione e costruire l'identità dell'unità pastorale come "comunità di comunità". Si prevede la creazione di un gruppo di rete che si incontri periodicamente, l'elaborazione di forme di comunicazione efficaci e la nascita di un gruppo di lavoro che elabori un nuovo approccio agli adolescenti e un nuovo modello di oratorio.

Le finalità del progetto sono chiare: sostenere gli oratori come punti di riferimento aggregativo per le comunità locali, in dialogo con gli altri soggetti attivi nel territorio, e riattivare processi partecipativi che generino un clima di fiducia ed entusiasmo. Un oratorio "aperto sempre" non solo negli spazi fisici, ma soprattutto nella capacità di accogliere, partecipare e progettare insieme.

Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona

"Gli oratori in Lombardia hanno rappresentato da sempre i luoghi di riferimento del mondo giovanile dei nostri centri piccoli e grandi. Sono stati luoghi di crescita sportiva, educativa e relazionale," afferma Cesare Macconi, presidente della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona. "Con il Covid le cose sono cambiate e il sistema è andato in crisi. Ha interrotto le normali relazioni e questo ha portato il blocco della quotidianità. I ragazzi si sono chiusi in casa e la loro socialità si è rivolta all'uso dei dispositivi digitali."

Macconi non nasconde le difficoltà della ripresa: "È stata difficoltosa. Sono ancora utili gli oratori? Sicuramente nei paesi medio-piccoli rappresentano ancora gli unici punti di socialità e di aggregazione. Diversa è la città o i centri più grandi." Il presidente sottolinea che "il buon funzionamento è legato sicuramente alla capacità di costruire nuovi progetti e di individuare educatori capaci di coinvolgere i ragazzi e di ricreare relazioni positive."

La rete territoriale come punto di forza

Parlando del progetto "Aperti Sempre", Macconi evidenzia: "In prima battuta merita un apprezzamento in quanto non coinvolge esclusivamente oratori o comunque realtà del mondo religioso; infatti è significativa la rete costruita con altre realtà del territorio che spaziano da cooperative sociali, ad associazioni sportive dilettantistiche a realtà diverse del terzo settore."

"Pertanto gli oratori possono diventare delle realtà aggregative per le comunità locali, coinvolgendo vari soggetti del territorio," continua il presidente. "È assolutamente significativo l'obiettivo che si prefigge il progetto, cioè quello di potenziare gli oratori e sfruttarli come luogo di aggregazione non solo per bambini, ma anche per giovani, adolescenti ed adulti."

Un progetto che risponde ai bisogni della comunità

Macconi descrive la visione del progetto: "Un luogo in cui tutti questi soggetti possano ritrovarsi e possano tornare ad apprezzare nuovamente il senso forte dello stare insieme, del comunicare e del trascorrere momenti rilassanti al di fuori della ormai tradizionale vita frenetica e competitiva della nostra società moderna."

"Il progetto risulta inoltre interessante in quanto, attraverso le proprie strategie, cerca di intercettare i bisogni sia dei singoli ragazzi che di una intera comunità," spiega Macconi. "Solamente il potenziamento degli orari di apertura degli oratori e il potenziamento dell'offerta di attività da svolgere sia singolarmente che in gruppo, sono fondamentali per rendere questi luoghi maggiormente attrattivi per una platea di fruitori sempre più ampia ed eterogenea."

Il presidente conclude con una riflessione: "Solamente attraverso la consapevolezza dell'aggregazione e dello stare insieme si riescono a superare molte problematiche e fragilità che purtroppo sempre più spesso colpiscono i nostri giovani e i nostri ragazzi."

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