Antiche bilance da farmacia: svelato a Palazzo Fodri un piccolo grande tesoro

Grazie al paziente e scrupoloso lavoro svolto da docenti ed allievi del Corso di laurea in restauro.

Antiche bilance da farmacia: svelato a Palazzo Fodri un piccolo grande tesoro
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Antiche bilance da farmacia: a Palazzo Fodri svelato un piccolo grande tesoro grazie al lavoro scrupoloso di docenti e allievi del Corso di laurea in restauro.

Antiche bilance da farmacia: a Palazzo Fodri un piccolo grande tesoro

Un sistema fatto di studio, recupero e valorizzazione che coinvolge varie istituzioni (Comune di Cremona, Distretto Culturale della Liuteria Università di Pavia, Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali, Università di Pavia, CISRiC, Laboratorio Arvedi di Diagnostica non Invasiva, Cr. Forma, Laboratorio di Diagnostica applicata ai Beni Culturali). In tale contesto si inserisce il restauro di alcune bilance da farmacia, riconducibili al XIX secolo, che rientrano tra le strumentazioni scientifiche di notevole valore storico conservate presso il Museo di Storia Naturale di Cremona. Le prime due, per le quali il lavoro di recupero si è appena concluso, sono state presentate nel pomeriggio di oggi nella sede di Palazzo Fodri del Corso di Laurea in Conservazione e restauro dei Beni Culturali (Strumenti musicali, strumentazioni e strumenti scientifici e tecnici) dell’Università di Pavia. Per altre due il restauro, anche se giunto a buon punto, è ancora in corso.

Dopo l’introduzione del prof. Marco Malagodi, Responsabile del Laboratorio Arvedi di indagini diagnostiche non invasive presso il Museo del Violino, è intervenuto il Sindaco Gianluca Galimberti che si è soffermato sul sistema Cremona dove si intrecciano diagnostica, restauro, conservazione e valorizzazione. Maurizia Quaglia, Direttrice del Settore Cultura e Musei, si è soffermata sul patrimonio dei Musei Civici e e dell’attività di recupero in corso, mentre Raffaella Marotti, docente restauratore strumenti scientifici e tecnologici (Università di Pavia, Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali) ha brevemente descritto le fasi del restauro. Infine, Curzio Merlo, di Cr. Forma, responsabile del Laboratorio di Diagnostica dei Beni Culturali e docente del Corso di laurea in Conservazione e Restauro, ha spiegato alcuni aspetti che hanno riguardato le analisi diagnostiche che hanno permesso di conoscere i materiali, la loro composizione, elementi indispensabili per procedere poi al restauro. A seguire i giovani studenti, protagonisti, insieme ai loro insegnanti, di questa minuziosa opera di restauro, hanno illustrato il lavoro compiuto.

Un grande patrimonio culturale

Cremona è una città d’arte ricca di un patrimonio culturale mobile ed immobile di notevole valore storico. Il Sistema Museale cittadino dispone di collezioni di manufatti di grande pregio realizzati nel corso dei secoli da validissimi artisti e da bravissimi artigiani conservati al Museo “Ala Ponzone”, al Museo Archeologico e al Museo del Violino. Tra questi il Museo Civico di Storia Naturale occupa un ruolo centrale nella conservazione della collezione naturalistica, per la conoscenza e la valorizzazione del territorio cremonese. Tra i diversi manufatti conservati, questo museo ascrive anche alcune strumentazioni scientifiche di notevole valore storico, quali diverse bilance da farmacia riconducibili al XIX secolo.

Proprio le bilance del Museo Civico di Storia Naturale, analizzate dai laboratori scientifici e restaurate grazie agli allievi del Corso di laurea in restauro, hanno rappresentato un nucleo attorno al quale hanno ruotato le analisi diagnostiche, le fasi di recupero e conservazione, gli aspetti legati ai processi di musealizzazione e valorizzazione del patrimonio artistico e storico cittadino.

L’Università di Pavia, Cr. Forma e il Museo di Storia Naturale hanno lavorato congiuntamente a partire dal 2016 per restituire alla città una significativa ed anche poco conosciuta testimonianza di strumentazioni scientifiche storiche come le bilance ottocentesche, portando Cremona all’avanguardia nel settore del recupero di strumenti di misura così raffinati e particolari.

In questo modo la nostra città sta dimostrando di essere sempre più in grado di rispondere alle esigenze imposte da un sistema che deve prevedere la corretta valorizzazione del proprio patrimonio artistico, attraverso lo studio approfondito dei materiali costitutivi e delle fasi di degrado, il restauro e la manutenzione conservativa del bene.

I laboratori

Il Laboratorio Arvedi dell’Università di Pavia e il Laboratorio di Diagnostica di Cr. Forma rappresentano due realtà fortemente interconnesse in grado di effettuare analisi diagnostiche sui manufatti per valutarne lo stato di conservazione, caratterizzare i materiali originali delle opere d’arte, identificarne i meccanismi e le fasi di alterazione.

I due laboratori forniscono supporto logistico e scientifico al Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dell’Università di Pavia, partecipando alle campagne diagnostiche condotte sui diversi manufatti che vengono restaurati durante il percorso formativo accademico.

bilance studenti e insegnanti

Infatti, tale corso, unico in Italia, forma specialisti accreditati per il restauro di strumenti musicali e strumentazioni scientifiche e tecniche, attraverso migliaia di ore di laboratorio nella prestigiosa sede di Palazzo Fodri in spazi appositamente allestiti.

All’interno del percorso formativo universitario gli studenti possono così apprendere, ad esempio, le tecniche di pulitura degli oggetti da restaurare, i processi di consolidamento o come intervenire nel rispetto della storia del manufatto. Un compito che dimostrano di svolgere con grande entusiasmo e passione.

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