Nuovo Ospedale di Cremona, proseguono gli incontri per costruire un progetto condiviso e innovativo
Al via anche una nuova fase di confronto con i sanitari. Poi con i comitati di quartiere

Nuovo Ospedale di Cremona, il cantiere delle idee continua. Dialogo aperto tra istituzioni, cittadini e operatori sanitari per costruire un progetto condiviso e innovativo.
Nuovo Ospedale di Cremona, proseguono gli incontri con i cittadini
Prende sempre più forma il progetto del Nuovo Ospedale di Cremona, non solo come struttura sanitaria ma come espressione di un percorso condiviso. Il 2025 segna un anno cruciale per l’Asst di Cremona, guidata dal direttore generale Ezio Belleri, che continua a puntare su trasparenza, ascolto e partecipazione per definire in modo partecipato il futuro della sanità locale.
Un dialogo che si rafforza
Il confronto tra l’Asst e le diverse componenti del territorio va avanti da oltre un anno, ma nei primi mesi del 2025 ha vissuto una nuova accelerazione. Incontri, laboratori, momenti di ascolto e analisi si susseguono con regolarità, coinvolgendo cittadini, dipendenti, rappresentanti istituzionali e professionisti della sanità. L’obiettivo è chiaro: costruire un ospedale moderno, funzionale, sostenibile e rispondente alle esigenze reali della comunità.

Condivisione con i sanitari:
Il percorso avviato a febbraio 2024 con workshop dedicati al personale sanitario ha portato alla raccolta di numerose osservazioni che sono state rielaborate nella fase progettuale. Nel mese di maggio 2025 si entrerà in una nuova fase, con ulteriori confronti tra la direzione e i responsabili medici e infermieristici delle varie unità operative. In agenda c’è la valutazione finale del progetto di Fattibilità Tecnica Economica (FPTE), segno tangibile della volontà di costruire un’opera che nasce dal basso, con il contributo di chi vivrà e lavorerà nella nuova struttura.
I cittadini al centro
Dal 20 febbraio 2025 la direzione ha incontrato numerosi rappresentanti della società civile: Comune, sindaci, Terzo Settore, volontariato, sindacati, consiglieri regionali e anche il Movimento per la riqualificazione dell’ospedale. Tutti coinvolti con rigore istituzionale e trasparenza.
"Non si tratta di un confronto formale – sottolinea Belleri – ma di un dialogo vero con i rappresentanti dei cittadini e con i cittadini stessi".
La tabella di marcia prevede ancora molti appuntamenti: tra i prossimi ci sono gli iscritti agli ordini professionali e gli studenti delle professioni sanitarie, ma anche i Comitati di quartiere, che saranno coinvolti appena ultimate le elezioni per il loro rinnovo.

Un laboratorio per i dipendenti
Dal marzo 2025 è attivo un laboratorio permanente per tutti i dipendenti dell’Asst. Finora sono stati coinvolti oltre 600 collaboratori, ma il programma proseguirà fino a raggiungere quota mille. Gli incontri sono pensati per fornire informazioni oggettive sul progetto e offrire uno spazio libero di confronto, dove anche le critiche trovano ascolto.
“Per noi direttori – osserva Belleri – è un’opportunità preziosa per raccogliere stimoli e restare in contatto con chi ogni giorno porta avanti il lavoro di cura”.
Il personale sanitario
Una delle questioni più delicate è quella del personale. Belleri chiarisce che i fondi per l’edilizia sanitaria – stanziati al 95% dallo Stato e al 5% dalla Regione Lombardia – non possono essere dirottati sull’organico.
“Il vero problema – spiega – non è economico, ma legato alla difficoltà di reperire medici e infermieri disponibili sul mercato”.
Qualità e innovazione
Dietro ogni scelta edilizia del Nuovo Ospedale si celano decisioni che riguardano anche l’organizzazione dei servizi, la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica.
“Non costruiamo solo muri – afferma Belleri – ma disegniamo modelli di assistenza e cura più efficienti e moderni”.
L’obiettivo finale è una struttura attrattiva per i pazienti e per i professionisti, pronta a diventare un punto di riferimento regionale per qualità e innovazione.