17 maggio

Oggi è la giornata mondiale contro l'omotransfobia

In Italia l'argomento è tornato caldissimo per via del disegno di legge contro l’omotransfobia: ecco le differenze fra i partiti sulla "legge Zan".

Oggi è la giornata mondiale contro l'omotransfobia
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Oggi, 17 maggio 2021, si celebra la giornata mondiale contro l'omotransfobia. Una data significativa che coincide con l'anniversario della decisione da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità di rimuovere l'omossesualità dalla lista delle malattie mentali nella Classificazione internazionale delle Malattie: accadeva il 17 maggio 1990. Nel 2004 si è festeggiata per la prima volta la giornata mondiale contro l'omotransfobia ideata da Louis-Georges Tin.

In Italia l'argomento è tornato caldissimo: dopo l’approvazione alla Camera avvenuta nel novembre 2020, il ddl contro l’omotransfobia ribattezzato anche "legge Zan" dal cognome del relatore Alessandro Zan, deputato del Pd si è bloccato al Senato, incontrando l'ostruzionismo del centrodestra, che ha rilanciato con una propria proposta.

Legge sulla omotransfobia: le differenze


Da una parte, il disegno di legge a firma del deputato del pd Alessandro Zan. Dall’altra, il testo alternativo targato centrodestra. Due visioni diverse, sulle quali è in corso un braccio di ferro da giorni al Senato. E se la Commissione Giustizia del Senato ha comunque deciso 12 voti contro 9 di scegliere il testo Zan come base di partenza della discussione, la polemica va avanti, anche perché riguarda le differenze sostanziali che ci sono fra le due proposte.

Secondo lo stesso Zan la versione targata lega e Forza Italia è “pasticciata” e rischia di entrare in conflitto con la legge Mancino, che già interveniva su reati fondati su etnia, nazionalità e religione. Il centrodestra invece chiede di superare un testo che ritiene ideologico e anche pericoloso sul fronte del rispetto del diritto di opinione. Le principali differenze riguardano la questione del gender, nel testo del centrodestra non ci sono riferimenti ai transgender, e soprattutto non esiste la specifica contenuta nella proposta Zan sull'identità di genere, come identificazione percepita di sè, anche se non corrispondente al sesso, indipendentemente dall'aver compiuto un percorso di transizione.

E’ una delle accuse del centrodestra, che tutto questo non sia accettabile, andando a coinvolgere anche i minori. L'altro punto di divergenza importante è che mentre Zan interviene sull'articolo 604 bis del Codice Penale, potenziando l’aggravante già prevista per l’odio, il centrodestra agisce sull'articolo 61 che prevede aggravanti generiche (da cui anche la differenza delle pene, raddoppiate per Zan e aumentate invece di un terzo nel testo del centrodestra).

Giornata mondiale contro l'omotransfobia

Intanto, nella Giornata mondiale contro l'omotransfobia, Comuni di importanti città come Torino e Cremona sono scesi in prima linea aderendo a gran voce.

E sotto i riflettori è finita anche la pallavolista di colore padovana Paola Egonu, 22 anni, potrebbe essere la portabandiera azzurra alle prossime Olimpiadi di Tokyo: un simbolo di diversità, anche in relazione al coming out in cui ha rivelato la sua omosessualità.

A Firenze, un 27enne, Omar Magnelli, ha deciso di scrivere una petizione al Parlamento Europeo dal nome “assenza di una tutela giuridica per le persone LGBT+ nello Stato italiano".

A Sestri Levante, in Liguria, è scontro sulla “panchina arcobaleno” (in copertina) inaugurata a Lavagna oggi, in occasione della ricorrenza mondiale.

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